Jean Baudrillard: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Jean Baudrillard==
*Correre in macchina è una forma spettacolare di [[amnesia]]. Tutto da scoprire, tutto da cancellare. (da<ref>Da ''L'america'', traduzione di Laura Guarino, Feltrinelli).</ref>
*Di eventi mondiali, ne abbiamo avuti tanti, dalla morte di Diana ai Mondiali di calcio – come di eventi violenti e reali, guerre e genocidi. E invece di eventi simbolici di portata mondiale, cioè non semplicemente diffusi su scala mondiale ma tali da mettere in difficoltà la mondializzazione stessa, neppure uno. Per tutta la lunga stagnazione degli anni Novanta, abbiamo avuto lo "sciopero degli eventi", per riprendere la battuta dello scrittore argentino Macedonio Fernández. Ebbene, quello sciopero è terminato. Gli eventi hanno smesso di scioperare. E ci troviamo anzi di fronte, con gli [[11 settembre|attentati di New York]] e del World Trade Center, all'evento assoluto, alla "madre" di tutti gli eventi, all'evento puro che racchiude in sé tutti gli eventi che non hanno mai avuto luogo. (da<ref>Da ''Lo spirito del terrorismo'', traduzione di Alessandro Serra, RaffaelloCortina Editore).</ref>
*Il capitale-bisogni, investito da ciascun consumatore privato, è oggi altrettanto essenziale per l'ordine della produzione quanto i capitali investiti dall'imprenditore-capitalista, o il capitale forza-[[lavoro]] investito dal lavoratore salariato. (da<ref>Da ''Per una critica dell'economia politica del segno'', p. 77).</ref>
*Il corpo è vezzeggiato nella perversa certezza della sua inutilità, nella totale certezza della sua non resurrezione. (da<ref>Da ''Video delle mie brame'', ''Panorama'', 24 settembre 1984, pp. 130-133; in ''Il sogno della merce'', a cura di Vanni Codeluppi, Lupetti, Roma 1994).</ref>
*Il reale è prodotto da unità miniaturizzate, da matrici, banchi di memoria e modelli di comando e, a partire da questo, può essere riprodotto un numero indefinito di volte.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della sociologia'', traduzione di Martina Dominici, Gribaudo, 2018, p. 198. ISBN 9788858015827</ref>
*[...] il [[reale]] non è soltanto ciò che può essere riprodotto, ma ciò che è sempre già riprodotto. Iperreale.<ref (daname=scambio>Da ''Lo scambio simbolico e la morte'', Feltrinelli, Milano, 1979, p. 87).</ref>
*La [[seduzione]] non si basa sul desiderio o sull'attrazione: tutto questo è volgare meccanica e fisica carnale, nulla di interessante. Certo, il fascino della seduzione passa attraverso l'attrattiva del sesso. Ma, propriamente, vi passa attraverso, la trascende. Per la seduzione, infatti, il desiderio non è un fine, ma un'ipotetica posta in gioco. Anzi, più precisamente, la posta in gioco è provocare e deludere il desiderio, la cui unica verità è brillare e restare deluso. (da ''Il destino dei sessi e il declino dell'illusione sessuale'', 1992)
*L'età della simulazione comincia con l'eliminazione di tutti i referenti; peggio: con la loro resurrezione artificiale in un sistema di segni.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della sociologia'', traduzione di Martina Dominici, Gribaudo, 2018, p. 199. ISBN 9788858015827</ref>
*La [[pena di morte]] e la violenza penale non solo possono sparire in questa società, ma anzi devono farlo. (da ''Lo scambio simbolico e la morte'', 1976)
*La [[seduzione]] non si basa sul desiderio o sull'attrazione: tutto questo è volgare meccanica e fisica carnale, nulla di interessante. Certo, il fascino della seduzione passa attraverso l'attrattiva del sesso. Ma, propriamente, vi passa attraverso, la trascende. Per la seduzione, infatti, il desiderio non è un fine, ma un'ipotetica posta in gioco. Anzi, più precisamente, la posta in gioco è provocare e deludere il desiderio, la cui unica verità è brillare e restare deluso. (da<ref>Da ''Il destino dei sessi e il declino dell'illusione sessuale'', 1992).</ref>
*L'[[amore]] parla molto, è un discorso. Si dichiara, e spesso culmina in questa dichiarazione in cui finisce: atto linguistico altamente ambiguo, quasi indecente. (da ''Le strategie fatali'', Feltrinelli, Milano 1984)
*La [[pena di morte]] e la violenza penale non solo possono sparire in questa società, ma anzi devono farlo.<ref (da ''Lo name=scambio simbolico e la morte'', 1976)/>
*[[Problema dell'esistenza di Dio|Se Dio esiste]], non c'è bisogno di crederci. Se ci si crede, vuole dire che l'evidenza del suo esistere è morta. (da ''Il delitto perfetto'', traduzione di G. Piana, Raffaello Cortina, Milano 1996)
*L'[[amore]] parla molto, è un discorso. Si dichiara, e spesso culmina in questa dichiarazione in cui finisce: atto linguistico altamente ambiguo, quasi indecente.<ref (daname=strat>Da ''Le strategie fatali'', Feltrinelli, Milano, 1984).</ref>
*Se l'umano non si definisce più in termini di libertà ma in termini di [[Gene|geni]], svanisce la definizione dell'uomo e anche dell'umanesimo. (da ''L'illusione della fine'')
*[[Problema dell'esistenza di Dio|Se Dio esiste]], non c'è bisogno di crederci. Se ci si crede, vuole dire che l'evidenza del suo esistere è morta. (da<ref>Da ''Il delitto perfetto'', traduzione di G. Piana, Raffaello Cortina, Milano, 1996).</ref>
*Se tutti gli [[enigma|enigmi]] sono risolti, le stelle si spengono. Se tutto il segreto è restituito al visibile, e più che al visibile, all'evidenza oscena, se ogni illusione è restituita alla trasparenza, allora il cielo diventa indifferente alla terra. (da ''Le strategie fatali'', Feltrinelli, Milano 1984)
*Se l'umano non si definisce più in termini di libertà ma in termini di [[Gene|geni]], svanisce la definizione dell'uomo e anche dell'umanesimo. (da<ref>Da ''L'illusione della fine'').</ref>
*Se tutti gli [[enigma|enigmi]] sono risolti, le stelle si spengono. Se tutto il segreto è restituito al visibile, e più che al visibile, all'evidenza oscena, se ogni illusione è restituita alla trasparenza, allora il cielo diventa indifferente alla terra.<ref (da ''Le strategie fatali'', Feltrinelli, Milano 1984)name=strat/>
 
{{Int|Da ''[http://web.archive.org/web/20030710054637/http://www.quintostato.it/archives/000362.html Baudrillard vs. Matrix]''|Dall'intervista di Aude Lancelin ''[http://web.archive.org/web/20030623234218/http://www.nouvelobs.com/dossiers/p2015/a201937.html Baudrillard décode «Matrix»]'', ''Le Nouvel Observateur'', 19 giugno 2003; tradotto da Beatrice Fulimeni in ''QuintoStato.it'', a cura di ''Nuovi Mondi Media''.}}