Giovanni Keplero: differenze tra le versioni

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*Concepita negli anni studenteschi di Tübingen, durante i quali l'originale interrogativo di come potesse essere visto dagli ipotetici abitatori lunari il moto dei pianeti e del sole cominciò ad agitare la mente di Keplero, l'operetta si trascinò per anni incompiuta; ma nel 1611 una copia del manoscritto capitò nelle mani di un tal barone von Volckerstorff, che lo portò a Tübingen: La cosa fu fatale a Keplero, poiché il «sogno» – una fantasia dei suoi colloqui e relazioni con spiriti celesti con cui il nostro voleva convincere coloro che credono unicamente a ciò che hanno visto – passò ben presto in dominio pubblico, al punto che «se ne era ciarlato perfino nelle botteghe dei barbieri» (dass sogar in den Barbierstuben darüber geschwatz worden ist), fomentando e rinsaldando la convinzione ch'egli (Durakotus, nel sogno) e la madre (Fiolxhilde) effettivamente avessero ricevuto il messaggio del «demone» circa il modo di poter pervenire all'isola Levania (la Luna), sospesa nell'etere a 50.000 miglia dalla Terra, sull'accelerazione necessaria a vincere la forza di gravità terrestre, sui pericoli di tale accelerazione per l'uomo, sullo stato ideale una volta pervenuti nel vuoto atmosferico, sull'attrazione lunare ecc. ([[Maria Teresa Mandalari]])
*Il celebre Keplero, il ramingo, inquieto Johannes (viaggiò tanto, per i suoi tempi, da lasciar sbalorditi a pensare che in tanto pellegrinare abbia trovato, non foss'altro, il tempo materiale di compiere gli sconvolgenti studi e gli ottanta volumi che sappiamo!) molto amò Leonberg e vi tornò spesso: clamorosamente poi quando – da figlio memore e devoto – si assunse di difendere la madre, l'altrettanto minuta e inquieta Katharina, dalle accuse di stregoneria che avevano attirato sul capo un pericolosissimo processo. ([[Maria Teresa Mandalari]])
*Keplero era convinto che Dio avesse creato il mondo in base al principio dei numeri perfetti, cosicché l'armonia matematica fondamentale [...] sarebbe stata la causa reale e individuabile del moto planetario. ([[William Cecil Dampier]])
*Keplero non era mai soddisfatto di un modesto accordo fra teoria e osservazione. La teoria doveva essere precisa, altrimenti bisognava cercare nuove soluzioni. ([[Fred Hoyle]])