Battaglia di Caporetto: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Martin Gilbert
Giorgio Candeloro
Riga 9:
*Era la 12ª battaglia {{NDR|dell'Isonzo}} fra quelle montagne inospitali, ma era la prima di cui gli imperi centrali<ref>Germania e Austria-Ungheria.</ref> avessero curato la pianificazione, la portata e la tattica. Cominciò con un bombardamento d'artiglieria di quattro ore, due delle quali con i gas, contro cui gli italiani non avevano protezione adeguata. Gli effetti del gas furono devastanti e gli italiani, presi dal panico, ripiegarono di 20 chilometri. Nel pomeriggio {{NDR|del 24 ottobre 1917}} le truppe tedesche entrarono a Caporetto, un nome che da quel momento avrebbe significato per l'Italia vergogna e disonore, benché i suoi soldati non avessero i mezzi per resistere a un attacco così massiccio. ([[Martin Gilbert]])
*Il 24 ottobre {{NDR|1917}} nove divisioni austriache e sei divisioni tedesche attaccarono a Caporetto, sfondando le linee italiane per una quindicina di chilometri di ampiezza. l'intero fronte italiano cedette e l'esercito fu costretto ad una ritirata disastrosa; i casi di ammutinamento furono relativamente pochi, ma molti soldati italiani rifiutarono di combattere. Gli austriaci presero 250.000 prigionieri e corse voce che altri 4000.000 italiani avessero disertato. [[Luigi Cadorna|Cadorna]] tentò di organizzare una linea di difesa sul Tagliamento, ma non vi riuscì e l'esercito italiano indietreggiò fino al Piave. ([[A. J. P. Taylor]])
*In realtà alle origini della sconfitta c'erano gravi errori militari, di cui Cadorna stesso era il primo responsabile, derivati dalla impostazione esclusivamente offensiva data fin dal principio alla guerra da lui e da tutti i dirigenti politici e militari italiani. Questi errori facilitarono il successo del piano di battaglia austro-tedesco, peraltro assai ben congegnato e messo in atto con grande precisione. ([[Giorgio Candeloro]])
*La mancata resistenza di reparti della 2<sup>a</sup> armata armata, vilmente ritiratisi senza combattere e ignominiosamente arresisi al nemico, ha permesso alle forze austro-germaniche di rompere la nostra ala sinistra sulla fronte Giulia. Gli sforzi valorosi delle altre truppe non sono riusciti ad impedire all'avversario di penetrare nel sacro suolo della patria. (attribuita a [[Luigi Cadorna]])
*Nell'ottobre del 1917, Caporetto: l'improvviso collasso del fronte italiano e il peggior disastro militare nella storia della nazione. Ottocentomila soldati furono travolti, feriti o uccisi da quindici divisioni tedesche ed austriache. Trecentomila italiani furono presi prigionieri ed altri trecentomila fuggirono, alcuni per non fare mai più ritorno. Milano e Venezia erano in pericolo. Il fronte fu ristabilito sul Piave, circa centosessanta chilometri più ad ovest, ma il ricordo ancestrale delle invasioni barbariche terrificò la nazione. ([[Robert Katz]])