Karl Popper: differenze tra le versioni

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*Chiunque ha tentato di creare uno [[Stato]] perfetto, un [[Paradiso e inferno|paradiso]] in terra, ha in realtà realizzato un [[Paradiso e inferno|inferno]]. (da ''Rivoluzione o riforme?'')
*Desidero mostrare quanto sia difficile e allo stesso tempo urgente continuare la battaglia di [[Arthur Schopenhauer|Schopenhauer]] contro quel vaniloquio [di [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]]] insulso e piatto... Bisognerebbe aiutare almeno la nuova generazione ad affrancarsi da quella truffa intellettuale, la più grande, forse, nella storia della civiltà e della lotta contro i nemici. Sarà forse tale generazione a esaudire la speranza di Schopenhauer, che, nel 1840, affermava: "Questa colossale mistificazione è destinata a fornire ai posteri un argomento inesauribile di scherno nei riguardi della nostra epoca". La farsa hegeliana ha fatto abbastanza danni. Dobbiamo mettervi fine. Dobbiamo parlare – a rischio, magari, di insudiciarci a contatto con quella vergognosa mistificazione, che, purtroppo senza successo, fu così chiaramente smascherata cento anni or sono. Troppi filosofi hanno ignorato gli ammonimenti instancabilmente ripetuti da Schopenhauer; e li ignoravano non tanto a proprio danno (perché a loro non andava poi troppo male) quanto a danno dei loro discepoli e a danno dell'umanità.<ref>Da ''Falsche Propheten. Hegel, Marx und die Folgen'', Bern, 1958, p. 43.</ref>
*[[David Hume|Hume]] ha perfettamente ragione quando afferma che l'induzione non può essere giustificata in alcun modo.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della filosofia'', traduzione di Daniele Ballarini e Anna Carbone, Gribaudo, 2018, p. 153. ISBN 9788858014165</ref>
*Il [[metodo scientifico|metodo della scienza]] è razionale: è il migliore che abbiamo. Perciò è razionale accettare i suoi risultati; ma non nel senso di confidare ciecamente in essi: non sappiamo mai in anticipo dove potremmo essere piantati in asso. (da ''Poscritto alla logica della scoperta scientifica'', a cura di Alberto Arosi, W.W. Bartley e Roberto Festa, traduzione di Margherita Mancini e Sabrina Benzi, Il Saggiatore)
*La ricerca della verità è possibile soltanto se parliamo chiaramente e semplicemente ed evitiamo tecnicismi e complicazioni non necessari. Dal mio punto di vista, mirare alla semplicità e alla chiarezza è un dovere morale degli intellettuali: la mancanza di chiarezza è un peccato e la pretenziosità è un delitto. (da ''La scienza la filosofia e il senso comune'', Armando Editore, 2005, p. 27)