Filippo Meda: differenze tra le versioni

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*[[Cipriano Facchinetti|Facchinetti]] è una di quelle figure che hanno sempre raccolto stima, ammirazione, simpatia, in ogni campo, dagli amici, dagli avversari. Buono, onesto, fedelissimo alla sua idea, Egli ebbe a soffrire duramente nel periodo del fascismo. Lo ricordo ancora in una certa stanzetta a Parigi, in esilio, con la moglie, con le figlie, ansioso per la sorte della sua patria, come era angosciato per la libertà così duramente offesa dalla dittatura. [...] Egli fu un grande cristiano nel senso più ampio, nel senso più eletto, nel senso più sublime della parola, e cristianamente è morto guardando i suoi amici, accarezzando chi gli era stato compagno per tanti anni della dura vita. (dall'intervento alla Camera dei Deputati in [http://legislature.camera.it/_dati/leg01/lavori/stenografici/sed0858/sed0858.pdf commemorazione del senatore Cipriano Facchinetti], 19 febbraio 1952)
 
*[[Kaspar Decurtins|Gaspare Decurtins]] era un convinto, quasi direi un entusiasta; ma era anche un uomo d'azione, pratico, fermo, deciso; ed io posso bene, a distanza di quasi vent'anni, testificare che nella sua soddisfazione egli non esagerava: a me uno dei pochi socialisti italiani che al Congresso di Zurigo presero parte, si dichiarava meravigliato d'aver veduto coi {{sic|proprii}} occhi l'attività intelligente del clero, e il suo sincero amore verso la classe operaia. (da ''Gaspare Decurtins e la legislazione internazionale del lavoro'', in ''Nuova antologiaAntologia di lettere, scienze ed arti'', sesta serie luglio agosto 1916, Direzione della «Nuova antologiaAntologia», Roma, 1916, [https://archive.org/details/nuovaantologia268romauoft/page/157 p. 157])
 
*[...] l'opera a cui Gaspare Decurtins si consacrò con particolare assiduità, e per la quale gli devono essere riconosciute benemerenze veramente insigni, fu quella della legislazione internazionale del lavoro. (da ''Gaspare Decurtins e la legislazione internazionale del lavoro'', in ibid., [https://archive.org/details/nuovaantologia268romauoft/page/155 p. 155])