Robert Schumann: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Robert Schumann==
*{{NDR|A [[Clara Wieck]] sul contrasto con [[Friedrick Wieck]]}} Ci siamo lasciati trattare troppo borghesamente; dobbiamo comportarci molto più genialmente.<ref name=Edl>Citato in [[Arnfried Edler]], ''Schumann e il suo tempo'' (''Robert Schumann und Sein Zeit''), traduzione di Laura Dallapiccola, E.D.T. Torino, 1991.</ref>
*Ci sono i [[valzer]] della testa, i valzer dei piedi e i valzer dei cuori. I primi vengono scritti sbadigliando, in camicia da notte, quando in strada sfrecciano le carrozze dirette ad un ballo e nessuno si ferma a raccoglierti. ne risulta qualcosa in Do o in Fa maggiore. I secondi sono quelli di [[Johann Strauss jr|Strauss]], in cui tutto ondeggia e salta (riccioli, occhi, labbra, braccia, piedi). Lo spettatore viene trascinato fra i ballerini, i suonatori sono allegri... Le loro tonalità sono in Re maggiore e La maggiore. La terza classe è rappresentata dai sognatori in Re diesis e La diesis maggiore, il cui padre sembra essere il valzer dello struggimento, i fiori serali e le figure crepuscolari, i ricordi della giovinezza amata e di tante altre cose... (citato in Roberto Iovino, ''Gli Strauss, Una dinastia a tempo di valzer'', Camunia, 1998)
*{{NDR|Se lo Zar di Russia sapesse}} Come nelle opere di [[Fryderyk Chopin|Chopin]], nelle semplici melodie delle sue marzurke, lo minacci un pericoloso nemico, egli ne proibirebbe la musica. Le opere di [[Fryderyk Chopin|Chopin]] sono cannoni sepolti sotto i fiori.<ref name=Edl/>
*Grazie, diletta, di aver pensato a me e di avermi scritto nel [[giorno]] del mio compleanno. Oh, s'io potessi rivedere te e i bambini. La [[Via|strada]] è troppo lunga, lo sai... È un [[sogno]] pensare che un anno fa noi eravamo insieme in [[Olanda]]... (da una lettera a [[Clara Wieck]]; citato in Giulio Confalonieri, ''Storia della musica'')
*Domenica di Pasqua; di sera ho ascoltato [[Paganini]]. Che estasi! Nelle sue mani gli esercizi più aridi si impongono come affermazioni vigorose.<ref name=AAVV>InCitato in AA.VV., Il libro della musica classica, traduzione di Anna Fontebuoni, Gribaudo, 2019, p. 146. ISBN 9788858022894</ref>
*[...] io sempre ho cercato, in tutte le mie composizioni, di lumeggiare non soltanto una forma musicale ma anche un'[[idea]]. (da una lettera a [[Franz Liszt|Liszt]]; citato in Giulio Confalonieri, ''Storia della musica'')
*Il carattere profondamente combinatorio, poetico e umoristico della musica moderna ha la sua origine soprattutto in [[Johann Sebastian Bach|Bach]].<ref name=Edl/>
*Inconsciamente, accanto alla fantasia musicale agisce spesso un'idea, accanto all'orecchio l'occhio, l'organo sempre attivo, fra un suono e l'altro trattiene saldamente certi contorni che col procedere della musica possono prenedere consistenza e svilupparsi in chiare forme.<ref name=Edl/>
*L'oblio di se stessi è la somma poesia; la consapevolezza la somma prosa – portati agli estremi si toccano spesso nel genio.<ref name=Edl/>
*Mi sento proprio nel mio elemento con un'orchestra completa... anche se i miei mortali nemici fossero... davanti a me, riuscirei a dominarli, tenerli a freno, circondarli o scacciarli.<ref>Citato name=AAVVin AA.VV., ''Il libro della musica classica'', traduzione di Anna Fontebuoni, Gribaudo, 2019, p. 169. ISBN 9788858022894</ref>
*Può esistere, per un uomo, una visione più amara di quella d'un avvenire infelice, piatto e senza orizzonte che egli stesso si sia edificato? (da una lettera alla madre del 1830)<ref>Citato in AA.VV., ''Il pianoforte di Schumann'', Apollonio, 1969, p. 30.</ref>
*Quando [[Franz Liszt|Liszt]] è entrato, è stato accolto dal pubblico con una manifestazione commovente. Il demone non ha rivelato subito tutte le sue forze. Dapprima ha giocato con leggerezza coi suoi ascoltatori. Ma, col passare dei minuti, la sua arte magistrale diveniva più profonda e infine ha soggiocato il pubblico. La forza misteriosa con la quale riesce a commuoverci, oltre a Liszt, la possiede solamente [[Niccolò Paganini|Paganini]]. (citato in ''Historia'', p. 8o, n. 13 dicembre 1958, Cino Del Duca Editore)
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*Suonate sempre con l'[[anima]]; sono le [[Legge|leggi]] della [[morale]] quelle che reggono l'[[arte]]; senza entusiasmo non si compie nulla di grande. (citato in Giulio Confalonieri, ''Storia della musica'')
*Tutto ciò che ha [[giovinezza]], quindi futuro, troverà rispondenza nel mondo e vi echeggerà. (da una lettera del 18 agosto 1834 al dott. Töpken)<ref name=Edl/>
*Ci sono i [[valzer]] della testa, i valzer dei piedi e i valzer dei cuori. I primi vengono scritti sbadigliando, in camicia da notte, quando in strada sfrecciano le carrozze dirette ad un ballo e nessuno si ferma a raccoglierti. ne risulta qualcosa in Do o in Fa maggiore. I secondi sono quelli di [[Johann Strauss jr|Strauss]], in cui tutto ondeggia e salta (riccioli, occhi, labbra, braccia, piedi). Lo spettatore viene trascinato fra i ballerini, i suonatori sono allegri... Le loro tonalità sono in Re maggiore e La maggiore. La terza classe è rappresentata dai sognatori in Re diesis e La diesis maggiore, il cui padre sembra essere il valzer dello struggimento, i fiori serali e le figure crepuscolari, i ricordi della giovinezza amata e di tante altre cose... (citato in Roberto Iovino, ''Gli Strauss, Una dinastia a tempo di valzer'', Camunia, 1998)
 
==Citazioni su Robert Schumann==