Ferruccio Parri: differenze tra le versioni

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*A Parri è sempre bastato avere la coscienza tranquilla. Per questo non volle mai rinunciare alle sue idee. ([[Enzo Biagi]])
*{{NDR|Subito dopo la Liberazione}} Conversando con [[Benedetto Croce]], egli m'aveva detto: «Gli uomini nuovi verranno. Bisogna non lasciarsi scoraggiare dal feticismo delle competenze. Gli uomini onesti assumano con coraggio i posti di responsabilità, e attraverso l'esperienza gli adatti non tarderanno a rivelarsi».<br />Poche settimane dopo quel discorso, salì al governo un uomo nuovo: un uomo onesto, un uomo coraggioso. Egli non illuse e non deluse. ([[Piero Calamandrei]])
*Le ragioni per cui i giovani intellettuali che hanno guidato le formazioni Giustizia e Libertà dedicano a Parri, nome di battaglia «Maurizio», una sorte di venerazione, sono molteplici e si riconducono al concetto di uomo completo che in lui sembra incarnato: è uomo di coraggio che ha guadagnato in guerra due medaglie d'argento; è uomo di cultura moderna che negli anni trascorsi durante il fascismo nell'ufficio studi della Montecatini ha seriamente studiato i problemi economici del Paese; è un antifascista quasi leggendario, ha partecipato all'evasione di Turati, è stato condannato al processo di Savona ed è stato «Maurizio», il comandante padre dei giorni partigiani, il signore dimesso, dai capelli bianchi e dalla voce nasale che ha insegnato ai giovani qualcosa di quasi sconosciuto nell'Italia fascista e anche in quella crociana: uno humour, una capacità di modestia nell'orgoglio, di misura nella decisione tenace, diciamo una umanità inconsueta nell'Italia tribunizia e massimalista. ([[Giorgio Bocca]])
*Mi pareva che egli fosse impastato della materia impalpabile del ricordo, costruito col pallido colore dei morti, con la spettrale sostanza dei morti, dei torturati, con le lacrime e i freddi sudori dei feriti, dei rantolanti, degli angosciati, dei malati, degli orfani, nelle città e sulle montagne. Il suo corpo stesso pareva fatto di questi dolori, essi scorrevano nel suo sangue. ([[Carlo Levi]])
*Se mai un Presidente del Consiglio italiano meritò la qualifica di galantuomo, questi fu Parri. Era timido nella vita quotidiana, sapeva essere intrepido nei frangenti pericolosi. ([[Indro Montanelli e Mario Cervi]])