Winfried Becker: differenze tra le versioni

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→‎Citazioni di Winfried Becker: rivoluzione francese ed emancipazione del Quarto stato
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'''Winfried Becker''' (1941), storico tedesco.
 
==''Il cattolicesimo sociale in Europa''==
==Citazioni di Winfried Becker==
*I principi di eguaglianza della rivoluzione francese contenevano già i presupposti teorici dell'emancipazione del Quarto stato, non solo del Terzo. Ma veramente le speranze sociali della classe operaia, la quale anche nella Francia agraria andava emergendo per numero durante la prima metà del XIX secolo a causa della fuga dalla campagna verso i quartieri miseri delle città, non si erano realizzate nelle tre rivoluzioni del 1789, 1830 e 1848. (da ''Il cattolicesimo sociale in Europa'', in AA. VV., ''Storia del cristianesimo 1878-2005'', vol. 1, ''I cattolici e la questione sociale'', supplemento a ''Famiglia cristiana'', Periodici San Paolo, Milano, 2005, cap. 5, ''1. Francia'', pp. 185-186)
 
*Dopo il 1890 ci fu una svolta. La formazione di sindacati cristiani cominciò a farsi strada. Un decisivo passo in avanti fu favorito dall'enciclica ''Rerum novarum'' di [[Papa Leone XIII|Leone XIII]] del 15 maggio 1891. Vincenzo Gioacchino Pecci, già come arcivescovo di Perugia, aveva preso chiaramente posizione contro lo sfruttamento degli operai. La sua enciclica divenne un evento che eccitò l'opinione pubblica. Essa si prestava a interpretazioni liberali e conservatrici come pure a letture etiche e social-etiche. Da una parte Leone XIII difese la proprietà privata e si dichiarò contro l'utopia dell'uguaglianza. Dall'altra, attribuì alla proprietà una funzione sociale, partendo dai diritti borghesi e politici dei lavoratori e dalla loro pretesa per una giusta ricompensa. (da ''Il cattolicesimo sociale in Europa'', in ibid., cap. 5, ''4. Italia e Santa Sede'', pp. 212-213)
 
*Nel secolo XIX la questione sociale fu soltanto una parte di quella vasta sfida che veniva dalla società, dalla scienza, dalla nazione e dallo stato, e davanti a cui i cattolici dovevano prendere una posizione. Essi non potevano dare risposte già fatte a tutte queste sfide; e solo cercando queste risposte, i cattolici crebbero fino a costruire quel fenomeno d'insieme che oggi definiamo cattolicesimo politico e sociale. (da ''Il cattolicesimo sociale in Europa'', in ibid., cap. 5, ''5. Sintesi'', pp. 216-217)
 
==Bibliografia==
*Winfried Becker, ''Il cattolicesimo sociale in Europa'', in AA. VV., ''Storia del cristianesimo 1878-2005'', vol. 1, ''I cattolici e la questione sociale'', cap. 5, pp. 185-220, supplemento a ''Famiglia cristiana'', Periodici San Paolo, Milano, 2005.
 
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