Parola: differenze tra le versioni

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*Le cose più importanti sono le più difficili da dire. Sono quelle di cui ci si vergogna, perché le parole le immiseriscono. Le parole rimpiccioliscono cose che finché erano nella vostra testa sembravano sconfinate, e le riducono a non più che a grandezza naturale quando vengono portate fuori. Ma è più che questo, vero? Le cose più importanti giacciono troppo vicine al punto dov'è sepolto il vostro [[cuore]] segreto, come segnali lasciati per ritrovare un tesoro che i vostri nemici sarebbero felicissimi di portar via. E potreste fare rivelazioni che vi costano per poi scoprire che la gente vi guarda strano, senza capire affatto quello che avete detto, senza capire perché vi sembrava tanto importante da piangere quasi quando lo dicevate. Questa è la cosa peggiore, secondo me. Quando il [[segreto]] rimane chiuso dentro non per mancanza di uno che lo racconti ma per mancanza di un orecchio che sappia ascoltare. ([[Stephen King]])
*''Le mie parole sono sassi, | precisi e aguzzi, | pronti da scagliare su facce vulnerabili e indifese, | sono nuvole sospese, gonfie di sottintesi, | che accendono negli occhi infinite attese; | sono gocce preziose, indimenticate, | a lungo spasimate, poi centellinate.'' ([[Pacifico (cantante)|Pacifico]])
*L'enfasi, le inflessioni di voce, il linguaggio espressivo non sono se non il residuo del [[parola|parlare]] semeionico dell'uomo primitivo e del gesto passato nel suono. È un gestire con la voce. È il segno che ancora non ci si fida del significato puro della parola. È il segno che ancora non si riesce a vincere in noi lo scimmiesco. ([[Alberto Savinio]])
*''Le nostre parole si disperdono. | Le nostre parole viaggiano | per trovare coloro che ascolteranno.'' ([[Enya]])
*Le parole che escono dal [[cuore]], giungono al cuore. (''[[Talmud]]'')