Rima: differenze tra le versioni

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*''Ave, o rima! Con bell'arte | su le carte | te persegue il trovadore; | ma tu brilli, tu scintilli, | tu zampilli | su del popolo dal cuore. | O scoccata tra due baci | ne i rapaci | volgimenti de la danza, | come accordi ne' due giri | due sospiri, | di memoria e di speranza!'' ([[Giosuè Carducci]])
*''Le labbra, ad esempio, sono una rima. | E sono rime anche le canne al vento, | due cotogne poggiate sulla credenza, | il miracolo dei pani e dei pesci. || Sono rime: i camini e le mani, | il topless esibito sulla sabbia, | i frutti che ruscellano dal pesco, | i balconi che sia affacciano sul Corso. || Rimano le viole sul davanzale, | le lettere d'amore che il laccio stringe, | le angurie nella cesta dell'ambulante, | due bassotti che si annusano per strada. || E sono rime: i campanili delle città, | le ossidate croci dei camposanti, | il nero fiocco degli anarchici al caffè, | i baci insaziabili degli amanti.'' ([[Lillo Gullo]])
*''Rima, non ti svelare, | resta non detta | o nel bianco nascosta, | dove il verso si concede una sosta. || Dalle ore sia bandito il dolore | e, dovendo fabbricare una croce, | non si vada alla catasta del noce. || Il conforto stia lontano dal torto | e l'amore... l'amore | si annunci pure a chi vuole | ma lo faccia senza più il garbo di un fiore.'' ([[Lillo Gullo]])
*''Allor le rime mie fien senza pianto, | che 'l giorno non dea luce ai lieti campi, | e i sassi teman l'aura in chiusa valle''. ([[Jacopo Sannazaro]])
*Di qui la rima; che altro non significò in origine se non 'ritmo' (e rimare 'rithimare'), quasi che nella rispondenza del suono da verso a verso, o da emistichio ad emistichio, stesse del nuovo ritmo la parte sostanziale e vitale. ([[Francesco Flamini]])