Pink Flamingos: differenze tra le versioni

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*Può provocare due reazioni: o ridi o corri via dal cinema urlando e vomitando contemporaneamente. ([[Chi Chi LaRue]])
===[[John Waters (regista 1946)|John Waters]]===
*{{NDR|Sulla scena dello stupro con il pollo}} Anche il mio pubblico ''cult'' pensa che questa scena fosse un po' eccessiva. Ancora oggi non riesco a spiegarmi lo scalpore: due personaggi del film (Danny Mills e Cookie Muller) stanno facendo del sesso per finta con un pollo vivo fra i loro corpi. In qualche modo la testa del pollo viene tagliata via e non inaspettatamente il pollo muore. Prima che voi corriate a denunciarmi alla lega per la protezione degli animali, lasciate che vi informi che il cast cucinò e mangiò questo stesso pollo immediatamente dopo le riprese rendendo perciò il tutto, beh, moralmente etico, se volete. Fred non mangiava forse il pollo? Non mangia forse pollo la maggior parte delle persone che rimasero inorridite da questa scena? Come pensano che arrivi nei loro piatti? I polli non hanno attacchi di cuore, per Dio! Io lo presi in un negozio di «pollame fresco» così, in verità, gli ho fornito un rinvio dell'esecuzione dal braccio della morte. Non solo il pollo venne «scopato», così per dire, ma per giunta diventò anche famoso in un film. Effettivamente noi abbiamo reso migliore la vita di questo pollo. Non vorrei mai mangiare alcun cibo che non avesse rinunciato ala vita per me.
*È proprio un film da fattoni che fumano erba: ha un umorismo da fattoni, infatti l'ho scritto mentre ero fumato, così come gli spettatori erano fumati mentre lo guardavano e in effetti anche Divine era fumata quando ha accettato di mangiare la merda di cane.
*Ho messo tutta questa roba in ''Pink Flamingos'' perché avevo soltanto dodicimila dollari con cui realizzare il film e dovevo inserirci delle cose che avrebbero spinto la gente ad andare a vederlo. Inoltre ho pensato che la gente dice sempre: «ma va a mangiare merda», e così ho pensato di farlo vedere. Questa è stata l'unica differenza, in effetti la gente ha sempre usato espressioni del genere. Inoltre, sapevo che sarebbe stato il primo e l'ultimo esempio nella storia cinematografica, che nessun altro avrebbe osato ripetere una cosa del genere, e che non era mai stato fatto prima. Però volevo che, una volta uscita dal cinema, alla gente rimanesse come ultima immagine proprio questa: dovevano ricordarsela; è come una di quelle battute pubblicitarie memorabili. [...] L'intera cosa è sempre stata uno scherzo.