Filippo II di Spagna: differenze tra le versioni

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*{{NDR|[[Ultime parole]]}} Ho voluto, figlio mio, che vi trovaste presente a questa cerimonia, perché vediate come va a finire ogni cosa.
:''He querido, hijo mío, que os hallárais presente a este acto para que veáis en quel para todo.''<ref>{{es}} Citato in Modesto Lafuente, ''Historia general de España'', volume 14, 1869, [http://books.google.it/books?id=DTk1uI41j8MC&pg=PA477 p. 477].</ref>
*Potete assicurare a sua Santità che preferirei perdere tutti i miei stati e un centinaio delle (mie) vite, se le avessi, piuttosto che subire il minimo danno alla religione e al servizio di Dio, perché io non intendo governare eretici.<ref>Da una lettera a Luis de Zúñiga y Requesens. Citato in in AA.VV., ''Il libro della storia'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2018. ISBN 9788858016572</ref>
:''Ppodéis asegurar a Su Santidad que antes de sufrir la menor cosa en perjuicio de la religión o del servicio de Dios, perdería todos mis Estados y cien vidas que tuviese, pues no pienso, ni quiero ser señor de herejes''.
*Se Dio avesse voluto un canale a [[Panama]], ce lo avrebbe messo.
:''If God had wanted a Panama Canal, he would have put one here.''<ref>{{en}} Citato in Christopher Cerf e Victor Navasky, ''The Experts Speak'', New York, Villard, 1998, p. 241. ISBN 0-679-77806-3</ref>
 
==Citazioni su Filippo II di Spagna==
*Nella Spagna del "Secolo d'oro", il regno di Filippo II fu caratterizzato dalla tendenza di questo monarca a controllare direttamente un'enorme quantità di decisioni. Conducendo quasi una vita monastica e lavorando ogni giorno per più di dieci ore nell'austero eremo dell'Escoriale, il re annotava personalmente migliaia di pratiche che gli pervenivano da ogni parte dei suoi immensi domini- un governo "della penna e dell'inchiostro"- solo facendosi aiutare da pochissimi segretari, cui, peraltro, non veniva delegato alcun potere formale. Naturalmente la grande maggioranza delle decisioni era comunque assunta da altri soggetti in nome del re o in virtù di diritti e privilegi esistenti, seguendo procedure istituzionali distinte nei singoli regni e nei tanti domini dipendenti dalla monarchia: Nella Penisola iberica, in Italia, nelle Fiandre, nelle Indie occidentali.<br>
Si è potuto affermare che nella monarchia spagnola del Cinquecento era massima la concentrazione del potere al vertice e minima la sua irradiazione alla base. <ref>A. Padoa-Schioppa, ''Italia ed Europa nella storia del diritto'', p. 377.</ref>
 
==Note==