Plutarco: differenze tra le versioni

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+ incipit Vita di Emilio
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===''Timoleonte''===
*Ho iniziato a scrivere biografie per rendere un favore agli altri, ma poi ho continuato l’opera anche per me, servendomi della storia come di uno specchio, in modo da ornare la mia vita con le virtù descritte in quelle. (1)
*Apparve allora il Crimiso e si videro i nemici che lo stavano attraversando: in testa le quadrighe con le loro terribili armi e già pronte alla battaglia, dietro diecimila opliti armati di scudi bianchi e che, a giudicare dallo splendido armamento, dalla lentezza e dall'ordine con cui marciavano, si suppose che fossero Cartaginesi. (27)
*'''Diogene''': O [[Dionisio II di Siracusa|Dionisio]], tu vivi in una condizione indegna di te.<br /> Dionisio si fermò e rispose: <br /> '''Dionisio''': O Diogene, mi fa piacere che tu abbia compassione delle mie sventure.<br /> '''Diogene''': Che dici?...<br /> Riprese Diogene.<br /> '''Diogene''': ...credi che io mi addolori per le tue sventure? Io sono sdegnato invece di vedere che uno schiavo quale sei, degno di invecchiare e morire da tiranno come tuo padre, viva qui con noi divertendosi e godendo.
*Raccontano, infatti, che secondo il mito la Sicilia è sacra a Core poiché qui avvenne il suo rapimento e perché l'isola fu offerta alla dea come dono di nozze. (8,8)
*Un giorno che si erano messi a pescare insieme, discutevano pieni di meraviglia della bellezza del mare e della magnificenza dei luoghi e uno, che militava nelle file dei Corinzi, disse: Voi, che pure siete Greci, vi date da fare per asservire ai barbari una città così grande e adorna di tali bellezze, permettendo che i Cartaginesi, i più malvagi e i più crudeli degli uomini, abitino vicino a noi, quando invece bisognerebbe pregare perché molte Sicilie si estendessero davanti alla Grecia per proteggerla dai Cartaginesi. (20, 2-11)
 
===''Lucio Emilio Paolo''===
====[[Incipit]]====
Il mio approccio al genere biografico è avvenuto per sollecitazione altrui. Se tuttora tale attività continua a procurarmi soddisfazione, ciò è dovuto al mio desiderio di perseguire un determinato scopo: ''forgiare'' la mia vita servendomi della biografia come di uno specchio attraverso il quale si riflettono le doti del protagonista. Il risultato è un dialogo ininterrotto, una ''simbiosi'' con i nostri eroi, ciascuno dei quali diventa via via nostro ospite: attraverso il racconto entriamo in contatto con il protagonista, lo ''ospitiamo''. Ricordando ''quanto grande e bello sia stato'', dal suo agire cogliamo l’aspetto migliore del suo carattere. ''Ah, quale maggior piacere si potrebbe ricavare'' e quale insegnamento più efficace per migliorare il nostro carattere?
 
{{NDR|Plutarco, ''Vita di Emilio'', traduzione di D. Magnino, UTET, 1998.}}
 
=== ''Licurgo'' ===