Pietro Scoppola: differenze tra le versioni

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*La formazione del [[Ernesto Buonaiuti|Buonaiuti]] era stata dominata da un netto orientamento antintellettualistico, che lo aveva portato al rifiuto della Scolastica e a guardare invece con simpatia e interesse alle nuove tendenze apologetiche ispirate alla filosofia dell'azione e allo stesso pragmatismo di William James diffuso in quegli anni in Italia. D'altro canto, dallo studio dell'opera del Loisy<ref>Alfred Loisy (1857–1940), biblista e storico francese, il più famoso dei modernisti.</ref> e da un incontro con l'esegeta francese, che ebbe nell'estate del 1906, Buonaiuti aveva tratto la ferma convinzione dell'importanza dominante, per l'interpretazione del messaggio cristiano, dell'aspetto escatologico [...]. Sulla base di questi presupposti Buonaiuti tenterà, nel clima delle polemiche suscitate dall'enciclica ''Pascendi''<ref>''Pascendi Dominici gregis'' enciclica di Pio X, pubblicata nel 1907.</ref>, una delle più originali e sconcertanti sintesi del cristianesimo con le affermazioni del socialismo moderno. (da ''Chiesa e democrazia in Europa e in Italia'', ibidem, cap. 4, p. 177)
 
*[[George Tyrrell|George {{sic|Tyrrel}}]], una delle figure più significative del modernismo europeo e assiduo collaboratore della rivista romana ''Nova et vetera'' promossa dal Buonaiuti stesso, negava che il progresso terreno potesse da solo essere un ideale sufficiente a colmare l'ansia religiosa dell'umanità e a riassorbire in sé tutta la religiosità. (da ''Chiesa e democrazia in Europa e in Italia'', ibidem, cap. 4, p. 178)
 
==Note==