Pietro Scoppola: differenze tra le versioni

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nota Pascendi
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*Alla formazione culturale di [[Romolo Murri]] avevano contribuito due opposti indirizzi di pensiero: da un lato il tomismo, da lui appreso all'Università Gregoriana ove aveva avuto a maestro, tra il 1888 e il 1892, il padre Luigi Billot; dall'altro il materialismo storico nell'interpretazione di Antonio Labriola, del quale aveva frequentato il corso all'Università di Stato della Sapienza nell'anno accademico 1893-1894; sulla formazione scolastica del giovane Murri si era innestata dunque la filosofia marxista, senza peraltro intaccare la sua fiducia nella filosofia antica, nella metafisica del tomismo. (da ''Chiesa e democrazia in Europa e in Italia'', in AA. VV., ''Storia del cristianesimo 1878-2005'', vol. 1, ''I cattolici e la questione sociale'', supplemento a ''Famiglia cristiana'', Periodici San Paolo, Milano, 2005, cap. 4, pp. 172-173)
 
*La formazione del [[Ernesto Buonaiuti|Buonaiuti]] era stata dominata da un netto orientamento antintellettualistico, che lo aveva portato al rifiuto della Scolastica e a guardare invece con simpatia e interesse alle nuove tendenze apologetiche ispirate alla filosofia dell'azione e allo stesso pragmatismo di William James diffuso in quegli anni in Italia. D'altro canto, dallo studio dell'opera del Loisy<ref>Alfred Loisy (1857–1940), biblista e storico francese, il più famoso dei modernisti.</ref> e da un incontro con l'esegeta francese, che ebbe nell'estate del 1906, Buonaiuti aveva tratto la ferma convinzione dell'importanza dominante, per l'interpretazione del messaggio cristiano, dell'aspetto escatologico [...]. Sulla base di questi presupposti Buonaiuti tenterà, nel clima delle polemiche suscitate dall'enciclica ''Pascendi''<ref>''Pascendi Dominici gregis'' enciclica di Pio X, pubblicata nel 1907.</ref>, una delle più originali e sconcertanti sintesi del cristianesimo con le affermazioni del socialismo moderno. (da ''Chiesa e democrazia in Europa e in Italia'', ibidem, cap. 4, p. 177)
 
==Note==