Michel Aflaq: differenze tra le versioni

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*I popoli liberi sono arrivati a riconoscere la nostra causa e a sostenerla solo dopo che hanno sentito che non era limitata ai desideri dei re e agli interessi delle classi privilegiate. Sono arrivati a rendersi conto che dietro di essa c'è un popolo in lotta che sta spaventando l'imperialismo mondiale e sta scuotendo le sue fondamenta, perché non teme più di confrontarsi in assoluta franchezza con i suoi problemi e tiene testa ai suoi nemici interni con lo stesso coraggio e la stessa determinazione con cui tiene testa all'imperialismo stesso. (da ''The consensus of the people is the strongest'', 16 novembre 1956)
:''The free peoples have come to recognize our cause and support it only after they felt that it was not confined to the desires of Kings and the interests of the privileged class. They have come to know that behind it there is one struggling people that is frightening world imperialism and is shaking its foundations, for it is no longer afraid to confront its problems with perfect candidness and face its internal enemies with the same courage and determination it faces imperialism itself.''<ref name="onzionism"/>
 
*Quano tornai da Parigi avevo una visione universalistica delle questioni politiche. Ero stato profondamente influenzato da Marx e da Nietzsche, ma allorché mi ritrovai nuovamente nella realtà del mondo arabo, giunsi alla conclusione che il nazionalismo in Europa non era stato giustamente compreso. (dalla ''Middle East Forum'', febbraio 1958)<ref>Citato in Guido Valabrega, ''La rivoluzione araba'', dall'Oglio editore, 1967, p. 201</ref>
 
*Il [[marxismo]] è una teoria socialista. È la prima e la più importante teoria scientifica [...] e non è giusto vedere il marxismo fanaticamente. Dobbiamo essere aperti ad esso in modo obiettivo, e, anche nelle nostre divergenze con esso, dobbiamo argomentare senza avere pregiudizi, proponendo prove contro prove e dimostrazioni contro dimostrazioni. Dobbiamo essere in grado di vedere sia la verità che gli errori, dovunque siano [...] La nostra posizione odierna verso il marxismo e il comunismo non è più negativa. Nel passato non fummo imitatori, e nemmeno oggi lo siamo, ma bisogna accogliere ciò che è vantaggioso per noi e per la nostra lotta socialista. (da ''A speech to the Branches. The Syrian Region'', 18 gennaio 1960)