Émile-Auguste Chartier: differenze tra le versioni

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*È certamente vero che noi dobbiamo pensare alla [[felicità]] degli altri; ma non si dice mai abbastanza che il meglio che possiamo fare per quelli che amiamo è ancora l'essere felici. (da ''Propos sur le bonheur'', 1925)
*Il difetto di ciò che è di per sé interessante è che non c'è alcuna difficoltà ad interessarsene, che non si apprende ad interessarsi per volontà. (da ''Propos sur l'éducation'', 1932)
*L'uomo si annoia del [[piacere]] ricevuto e preferisce di gran lunga quello conquistato. (da ''Propos sur le bonheur'', 1925)
*La [[creanza|cortesia]] non è altro che una ginnastica contro le passioni.
:''La politesse, ce n'est qu'une gymnastique contre les passions.'' (da ''Propos sur le bonheur'', Gallimard<ref>{{fr}} Citato in Gabriel Pomerand, ''Le petit philosophe de poche, Textes réunis par Gabriel Pomerand'', Le livre de poche, 1962, p. 333.</ref>)
*La cosa più difficile al mondo è dire pensandoci quello che tutti dicono senza [[Pensiero|pensare]]. (da ''Storia dei miei pensieri'')
 
*La cosa più difficile al mondo è dire pensandoci quello che tutti dicono senza pensare. (da ''Storia dei miei pensieri'')
*La [[storia]] è un grande presente, e mai solamente un passato. (da ''Les Aventures du cœur'')
*La [[vita]] è un lavoro che bisogna fare a piedi. (da ''Cento e un ragionamenti'' – Einaudi, a cura di S. Solmi)