Richard Payne Knight: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Codas (discussione | contributi)
Codas (discussione | contributi)
Riga 4:
== Richard Payne Knight ==
*Le strade {{NDR|di [[Palermo]]}} sono regolari e pulite, e l'aspetto generale è quello di una città ricca e popolata, ma l'architettura è straordinariamente antiestetica: sembra, infatti, che il gusto del principe di Palagonia regni sull'intera città. <br>Durante il nostro breve soggiorno, trovammo la gente del posto molto civile. Non ostentavano nessuna di quelle pompose grandezze che caratterizza tanto la nobiltà romana quanto quella napoletana; loro piuttosto sembrano dare maggiore importanza ai veri piaceri della vita. Gli stranieri possono stare certi di imbattersi in cortesia e civiltà e nel miglior modo possibile, poiché la maniera di vivere dei palermitani è semplice e cordiale. <ref>Ruta p. 83</ref>
*Vi sono anche due arieti in ottone sottratti a [[Siracusa]]; sono un po' più grandi rispetto alla realtà e di eccellente lavorazione scultorea. E sorprendente quanta aria di dignità e grandiosità abbia dato l'artista ad un animale così umile, preservando nello stesso tempo l'esattezza del disegno. La rifinitura è in quel vigoroso stile da maestro che è caratteristico della migliore epoca greca. Perfino nella rotazione delle corna c'è grazia ed eleganza e la lana, sebbene apparentemente trascurata, mostra tutta la delicatezza e la lucentezza della natura. Nell'insieme questi bronzi sono uguali se non superiori a qualsiasi cosa abbia mai visto a [[Roma]], [[Portici]] o [[Firenze]], e possono essere annoverati tra i pochi lavori più genuini che esistano dei bravi artisti greci. Questi due bronzi hanno lo stesso disegno, ma uno risulta superiore all'altro. Fazinello afferma che furono posti sopra i cancelli della fortezza di [[Ortigia]] da [[Giorgio Maniace]], generale dell'imperatore Costantino Monomaco, e si suppone provengano da [[Costantinopoli]]; anche se io credo si tratti piuttosto di resti dell'antico gusto e magnificenza siracusana. <ref>Ruta pp. 86-87</ref>
 
== Note ==