Max Brooks: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Sulla [[Corea del Nord]]}} La popolazione era pesantemente militarizzata, inquadrata in ranghi con una capacità di reazione al confronto della quale Israele sembrava Islanda. Più di un milione tra uomini e donne sotto le armi e altri cinque milioni come riserve. È più di un quarto della loro intera popolazione, per non parlare del fatto che quasi tutti mel paese prima o poi ricevevano un addestramento militare di base. Più importante di questo addestramento, però, e più importante di ogni altra cosa per quel tipo di guerra, avevano un livello di disciplina nazionale quasi sovrumano. I nordcoreani venivano indottrinati sin dalla nascita, spinti a credere che le loro vite erano insignificanti, che esistevano solo per servire lo stato, la rivoluzione, e il Grande Leader. (Hyungchol Choi, p. 185)
*Ero un ''[[otaku]]''. So che ormai questo termine significa tantissime cose per tantissime persone, ma per me significava semplicemente 'tagliato fuori'. So anche che gli americani, soprattutto i giovani, devono sentirsi intrappolati dalle pressioni sociali. È così per tutti gli umani. Tuttavia, se ho capito bene la vostra cultura, l'individualismo è per voi una cosa da incoraggiare. Voi riverite il "ribelle", la "canaglia", quelli che con fierezza si allontanano dalla massa. Per voi l'individualità è il distintivo dell'onore. Per noi è il nastro della vergogna. Prima della guerra, tutti gli aspetti della nostra vita erano sottoposti a giudizi esterni. L'aspetto, il modo di parlare, tutto, dalla posizione professionale al modo in cui starnutivi, doveva essere pianificato e orchestrato seguendo la rigida dottrina del confucianesimo. Alcuni avevano la forza, o la mancanza di forza, necessaria per accettare questa dottrina. Altri, come me, sceglievano l'esilio in un mondo migliore. Quel mondo era il cyberspazio, ed era fatto su misura per gli otaku giapponesi.<br>Non sono in grado di parlare del vostro sistema di istruzione né, in effetti, di quello di qualsiasi altro paese, ma il nostro era quasi interamente basato sulla conservazione della memoria. Dal primo giorno in cui mettevano piede in un'aula, ai bambini giapponesi del periodo prebellico venivano somministrati volumi su volumi di fatti e figure che non avevano nessuna applicazione pratica nelle nostre vite. Fatti che non avevano una componente morale, un contesto sociale o un legame umano col mondo esterno. Non avevano altro motivo di esistere se non perché padroneggiarli portava aall'ascensione. A quei bambini non insegnavano a pensare, bensì a memorizzare. (Kondo Tatsumi, pp- 189-190)
*In Giappone gli [[hibakusha]], i 'sopravvissuti alla bomba', occupavano un gradino unico nella nostra scala sociale. Eravamo trattati con pena e compassione: vittime, eroi e simboli per ogni programma politico. Eppure, come esseri umani, eravamo poco più che degli emarginati. Nessuna famiglia permetteva ai suoi rampolli di sposarci. Gli hibakusha erano lo sporco, il sangue che macchiava la purezza dell'''onsen''<ref>Fonte naturale di acqua calda, spesso usata come bagno termale.</ref> genetico giapponese. (Tomonaga Ijiro, p. 200)
*Gli [[ainu]] sono l'etnia indigena più antica del Giappone, e nella nostra scala sociale sono persino più in basso dei coreani. (Tomonaga Ijiro, p. 201)
*I kami sono gli spiriti che vivono in ogni singolo aspetto della nostra esistenza. Li preghiamo, li onoriamo, speriamo di compiacerli e di conquistarci il loro favore. Sono gli stessi spiriti che spingono le grandi imprese giapponesi a benedire il futuro sito delle loro industrie, gli stessi spiriti che spingevano i giapponesi della mia generazione a venerare l'imperatore come una divinità. I kami sono le fondamenta dello shintoismo, letteralmente 'la via degli dèi', e il culto della natura è uno dei più sacri e antichi princìpi di questa dottrina. (Tomonaga Ijiro, p. 204)
*Mi ero ormai reso conto che i morti viventi erano sorprendentemente privi di odori. Sì, c'era quel sottile accenno di decomposizione, più forte se il corpo si era trasformato da parecchio, o se la carne masticata si era spinta oltre le budella raccogliendosi in un cumulo marcescente negli indumenti intimi. Nelle altre circostanze, però, i morti viventi emanavano quello che io definisco "puzzo inodore". Non avevano nemmeno i batteri nello stomaco o in bocca che, negli umani, sono responabili dell'alito cattivo. (Tomonaga Ijiro, p. 207)
*Sì, l'[[Unione Sovietica]] era arretrata e inefficiente, e sì, la nostra economia crollò dalle cima di montagne di armi. Ma quando la madrepatria ne ebbe bisogno, queste montagne salvarono i suoi figli. (Sergei Ryzhkov, p. 265)
*La guerra ci ha riportati alle nostre radici, ci ha fatto ricordare che cosa significa essere russi. Siamo di nuovo forti, di nuovo temuti, e per un russo questo significa una sola cosa: finalmente siamo di nuovo al sicuro! (Maria Zhuganova, p. 297)