Eduardo Galeano: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Eduardo Galeano==
*Alla fine del 1979 le [[Invasione sovietica dell'Afghanistan|truppe sovietiche invasero l'Afghanistan]]. Secondo la spiegazione ufficiale, l'invasione voleva difendere il governo laico che stava tentando di modernizzare il Paese. Io fui uno dei membri del tribunale internazionale che a Stoccolma si occupò della faccenda, nel maggio del 1981. Non dimenticherò mai il momento clou di quelle sessioni. Dava la sua testimonianza un alto capo religioso, rappresentante dei [[Talebani|fondamentalisti islamici]], che in quel momento venivano chiamati «freedom fighters», guerrieri della libertà, e che adesso sono «terroristi». Quell'anziano tuonò: «I comunisti hanno disonorato le nostre figlie! Gli hanno insegnato a leggere e a scrivere!».<ref>Citato in Eduardo Galeano, Donne, Sperling & Kupfer, Milano, 2017 [https://books.google.it/books/about/Donne.html?id=6vn-vQAACAAJ p. 168]. ISBN 978-88-200-6149-4</ref>
*Dopo quattro anni [{{NDR|come fattorino in [[banca]]]}} capii che non faceva per me. Lì appresi che i principali rapinatori di banche sono i [[banchiere|banchieri]] stessi ma nessun allarme suona mai per loro.<ref name=Triulzi/>
*La [[giustizia]] e la [[libertà]] si odieranno fra loro in eterno.<ref name=abbracci/>
*Penso che la grande tragedia del [[XX secolo|secolo scorso]] sia stata il divorzio tra libertà e giustizia. Una parte del mondo ha sacrificato la libertà in nome della giustizia, e l'altra parte ha fatto l'opposto. La migliore eredità di [[Rosa Luxemburg|Rosa]] sta nell'idea che libertà e giustizia siano due fratelli siamesi. Ricucire quel legame rappresenta la grande sfida di questo nuovo secolo.<ref name=Triulzi>Dall'intervista di Sebastiano Triulzi su ''Repubblica'' del 29 gennaio 2012.</ref>