Mohammad Reza Pahlavi: differenze tra le versioni

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*Se davvero gli alleati si preoccupavano di un'eventuale offensiva da parte dei tedeschi, perché non chiesero il nostro aiuto sotto forma di un'alleanza militare e politica? Qualcuno potrebbe obiettare che a causa del neutralismo di mio padre la proposta sarebbe stata assurda. Io dirò allora che mio padre era una persona ragionevole e che per lui la cosa più importante consisteva nel benessere del proprio paese. Se gli alleati fossero stati più precisi e avessero prospettato onestamente allo scià Reza il quadro esatto delle loro necessità strategiche in relazione al nostro paese, sono certo che mio padre avrebbe compreso il loro punto di vista. E sono sempre del parere che egli o avrebbe accettato le loro proposte oppure si sarebbe messo in disparte in modo da permettere a me di farlo. Gli alleati non sarebbero stati così costretti a dislocare nell'Iran truppe di cui avevano gran bisogno altrove, mentre a noi sarebbero stati risparmiati l'affronto e il caos dell'invasione, il che ci avrebbe permesso di collaborare molto tempo prima alla lotta comune contro la tirannia di Hitler. (pp. 82-83)
 
*[[Mohammad Mossadeq|Mossadeq]] non sosteneva la non-violenza come sistema di vita: non era Gandhi. Bisognava infatti tener presente che bande di malviventi controllate da lui o da suoi sostenitori scorrazzarono per molti mesi nella capitale, aggredendo persone innocenti e terrorizzando la cittadinanza. Fra l'altro va considerato il fatto che i seguaci di Gandhi, dopo l'indipendenza dell'India, non hanno mai interpretato la dottrina della non-violenza come un principio morale che giustifichi l'irresponsabilità in fatto di sicurezza interna. (p. 98)
 
===[[Explicit]]===