Gabriele Oriali: differenze tra le versioni

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{{Intestazione2|''[https://www.ilmessaggero.it/sport/calcio/l_uomo_della_rivoluzione_oriali_ricorda_johan_cruijff_la_stella_che_ha_cambiato_il_calcio-1633646.html «L'uomo della rivoluzione», Oriali ricorda Johan Cruijff: «La stella che ha cambiato il calcio»]''|Dall'intervista di Mimmo Ferretti, ''Ilmessaggero.it'', 26 marzo 2016.}}
[[File:Spelmoment, Johan Cruijff in actie, Bestanddeelnr 925-6335.jpg|thumb|Oriali in marcatura su [[Johan Cruijff]] nella finale di [[UEFA Champions League|Coppa dei Campioni]] del 1972]]
 
*Cruijff non era soltanto un [[Attaccante|centravanti]] pur essendo nominalmente un centravanti. Lui sapeva far tutto, davanti e dietro, e rendeva quell'Ajax, e anche la nazionale olandese, espressioni di [[Calcio (sport)|calcio]] uniche. Rivoluzionarie, se vogliamo. Sia da un punto di vista tecnico che, soprattutto, tattico. {{NDR|«La massima espressione dell'uomo-squadra, in sostanza».}} Cruijff faceva la giocata, sempre con estrema naturalezza, ma mai per se stesso: tutto era fatto in funzione del gruppo. Un gruppo fantastico, all'interno del quale c'erano giocatori straordinari, di cui Cruijff era la stella.
*[Cruijff] ha contribuito [...] a cambiare un modo consolidato di fare calcio. Prima di quel periodo parole come pressing, fuorigioco, squadra corta e come [[calcio totale]] non si erano mai sentite. Non esistevano. Cruijff ha portato novità sostanziali sul piano tattico sfruttando testa e gambe. {{NDR|«Gambe?»}} Prendeva la palla, ti faceva mezza finta e poi scattava. Poi, durante lo scatto, scattava di nuovo. Ditemi: come potevi marcarlo uno così?