Hafiz al-Asad: differenze tra le versioni

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*Il vecchio Leone di Damasco ruggiva ma non mordeva. ([[Magdi Allam]])
*Quando chiesi a [[Zulfiqar Ali Bhutto|Bhutto]] cosa ne pensava di Asad, descrisse il leader siriano come "il levantino". Sapendo che, come lui, ero un avido lettore di gialli, il primo ministro pakistano sapeva che avrei afferrato il concetto. Fu solo pochi mesi dopo però quando, avendo letto il romanzo del 1972 di Eric Ambler ''Il levantino'', che capii la rappresentazione a una parola scritta di Hafiz al-Asad da parte di Bhutto. Ne ''Il levantino'', l'eroe, o l'antieroe se preferite, è un uomo d'affari britannico che, avendo vissuto in Siria per anni, si è quasi "integrato" ed è diventato un uomo d'identità incerta. È un po' di questo e un po' di quello, e un po' di tutto il resto, in una regione che è un mosaico di minoranze. Non crede in niente e non è leale con nessuno. Potrebbe essere tuo amico al mattino ma tradirti alla sera. Ha solo due scopi nella vita: sopravvivere e fare soldi. ([[Amir Taheri]])
*[[Saddam Hussein]] e Hafez al-Assad condividevano lo stesso universo politico. Entrambi avevano sconfitto i loro rispettivi radicali; entrambi avevano risollevato le fortune di commercianti e negozianti della classe media; entrambi avevano creato una struttura dove il leader si trovava in cima a una piramide politica ideata per garantire potere totale al despota; entrambi usavano una retorica antimperialista in pubblico, mentre in privato cercavano di ottenere i favori degli Stati Uniti. E nessuno dei due si tirò indietro quando si trattò di effettuare delle repressioni. Saddam distrusse i comunisti e schiacciò i curdi; il suo "collega" siriano ordinò la morte di diecimila persona ad Hammah: fondamentalisti islamici e oppositori laici che si erano ribellati al regime. Ma si comportarono come padrini della mafia rivali, attenti solo a mantenere il loro personale potere. Dal punto di vista politico, erano fratelli ma, come si dice in Italia «fratelli coltelli». ([[Tariq Ali]])
*{{NDR|Nel 1970}} Se mai dovessi ottenere il potere, verrai trascinato fino alla morte per le strade di Damasco. ([[Salah Jadid]])