William Shakespeare: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→Citazioni: +citazioni |
+citazioni |
||
Riga 3:
'''William Shakespeare''' (1564 – 1616), drammaturgo e poeta inglese.
{{vedi anche|Amleto|Antonio e Cleopatra|Giulio Cesare (Shakespeare){{!}} Giulio Cesare|Enrico V (Shakespeare){{!}} Enrico V|Romeo e Giulietta}}
*Ché un boccale di [[birra]] è un pasto da re. (da ''Il racconto d'inverno'', atto IV, scena III)▼
*[[Eresia|Eretico]] sarà chi accenda il rogo, non già colei che vi brucerà dentro! (da ''Il racconto d'inverno'')▼
*Se soltanto avessi servito il mio Dio con metà dello [[zelo]] con cui ho servito il mio re, egli non mi avrebbe abbandonato nella mia vecchiaia, nudo, ai miei nemici. ('''Wolsey''': da ''Re Enrico VIII'', atto III, scena II)▼
==''Cimbelino''==
Line 26 ⟶ 21:
===Citazioni===
*Più non devi temere del fran sole l'ardore, né del rabbioso inverno l'infuriare; la tua terrena opera hai compiuto, a casa sei venuto, e la giusta mercede hai ricevuto. I fanciulli e le fanciulle dell'età dorata, tutti dovranno, al pari dello spazzacamino, convertirsi un giorno in cenere. ('''Guiderio''', atto IV, scena II)
*La [[Fortuna]] sa far entrar in porto anche le navi senza [[timoniere]]. ('''Pisanio'''; atto IV, scena III; traduzione di Goffredo Raponi)
*O prigionia, sii molto benvenuta! Tu sei forse per me la giusta via alla liberazione; grazie a te, sto meglio io di un malato di [[gotta]] che preferisce languir nel dolore piuttosto che cercar la guarigione ricorrendo a quel medico infallibile, la Morte; che sarebbe ora per me l'unica chiave che potrebbe sciogliermi da questi ceppi entro i quali anche tu, o mia coscienza sei impastoiata più dei miei piedi e delle mie caviglie. ('''Postumo'''; atto V, scena IV; traduzione di Goffredo Raponi)
*Dormendo non si sente il mal di denti. ('''Primo carceriere'''; atto V, scena IV; traduzione di Goffredo Raponi)
*Resta qui sospesa anima mia, come il frutto sull'albero, fino a tanto che questo se ne muoia! ('''Postumo''', atto V, scena V)
*Non inginocchiatevi a me. Il potere che ho su di voi lo userò per risparmiarvi la vita, e il perdono sarà la mia vendetta. Vivete dunque, e agite verso il prossimo meglio che in passato. ('''Postumo''', atto V, scena V)
*La parola per tutti è perdono. ('''Cimbelino''', atto V, scena V)
==''Come vi piace''==
Line 263 ⟶ 262:
:Come sparge lontano il suo chiarore quel picciol lume! Non diversamente risplende in mezzo ad un malvagio mondo un atto di bontà. ('''Porzia''': atto V, scena I; traduzione di Goffredo Raponi)
*In questa notte, direi, l'alba è malata. ('''Porzia''', atto V, scena I)
====Fruttero & Lucentini====▼
'''Archidamo''' — Se avrai occasione di visitare la Boemia, Camillo, vedrai che come t'ho detto c'è una grande differenza tra la nostra Boemia e la tua Sicilia.<br>▼
{{NDR|citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993}}▼
====Agostino Lombardo====
'''Archidamo''': Se
'''Camillo''': Credo che
{{NDR|William Shakespeare, ''Il racconto d'inverno'', traduzione di
====Eugenio Montale====▼
''
'''Archidamo''': Se vi accadrà, Camillo, di visitare la Boemia per un'occasione simile a quella per cui sono ora qui di servizio, voi vedrete, come v'ho detto, una grande differenza tra la nostra Boemia e la vostra Sicilia.<br>
'''Camillo''': Credo che nella prossima estate il re di Sicilia intenda ricambiare al re di Boemia la visita che giustamente gli deve.<br>
{{NDR|William Shakespeare, ''
====Goffredo Raponi====▼
''Sicilia, il palazzo di Leonte<br>Entrano ARCHIDAMO e CAMILLO''<br>
'''Archidamo''' – Se v'accadrà, Camillo, vi dicevo, di visitare un giorno la Boemia per una circostanza come questa ond'io mi trovo adesso qui in servizio, constaterete quanto sia diversa dalla vostra Sicilia.<br>▼
'''Camillo''' – Giustappunto credo che questa estate il nostro re abbia in mente di rendere al Boemia<ref>I sovrani sono indicati spesso in Shakespeare – com'era uso nella poetica del tempo – col nome del paese in cui▼
regnano.</ref> la visita di Stato che gli deve.<br>▼
{{NDR|William Shakespeare, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/shakespeare/index.htm Il racconto d'inverno]'', traduzione originale di Goffredo Raponi}}
===Citazioni===
*Troppo calore, troppo calore! Mescolar tanto l'amicizia significa mescolare i sangui. ('''Leonte''', atto I, scena II)
▲*[[Eresia|Eretico]] sarà chi accenda il rogo, non già colei che vi brucerà dentro! (
*Signore, risparmiatevi le minacce! Lo spettro con cui vorreste spaventarmi, io lo cerco. ('''Ermione''', atto III, scena II)
*Tu t'imbatti in cose che muoiono, io in cose appena nate. ('''Pastore''', atto III, scena III)
▲*Ché un boccale di [[birra]] è un pasto da re. (
*Gli asfodeli, che spuntano prima che la rondine osi e afferrano con la loro bellezza i venti di marzo. ('''Perdita''', atto IV, scena IV)
==''Il re Giovanni''==
Line 437 ⟶ 469:
===Citazioni===
*La mia {{NDR|biblioteca}} era per me un ducato grande abbastanza. ('''Prospero''': atto I, scena II)
*A cinque tese sott'acqua tuo padre giace. Già corallo son le sue ossa ed i suoi occhi perle. Tutto ciò che di lui deve perire subisce una metamorfosi marina in qualche cosa di ricco e di strano. ('''Ariel''', atto I, scena II)
*La sventura ti può dare le compagnie di letto più impensate! ('''Trinculo''': atto II, scena II)
:La disgrazia ci fa conoscere strani compagni di letto.
Line 1 142 ⟶ 1 175:
*Tra questi confini v'è cibo a sufficienza, | dolci erbe di valle, amenissimi altipiani, | tonde colline che s'innalzano, scuri, aspri boschetti | che riparo ti daranno dalla burrasca e la pioggia. | Sii tu il mio cervo, allora, ché io a te sono tal parco. (II, 231-234)
==''Enrico VIII''==
▲==[[Incipit]] di alcune opere==
===
====Goffredo Raponi====
'''Prologo''' – Non vengo questa volta a farvi ridere. Cose di gran momento, dal piglio triste, grave, doloroso, nobili e travagliate, piene di tragica maestosità; scene di così nobile dolore da trar dagli occhi rivoli di pianto, son quelle che andiamo a presentare. Quelli tra voi più inclini alla pietà, potranno, se così saran disposti, far anche qualche lacrima: l'argomento lo merita senz'altro. Chi ha speso il suo denaro sperando di veder cose credibili, potrà trovarne di fin troppo vere.<br>
Line 1 152 ⟶ 1 185:
{{NDR|William Shakespeare, ''Re Enrico VIII'', traduzione di Carlo Rusconi, Newton, 1990}}
===Citazioni===
▲===''Il racconto d'inverno''===
*E nondimeno io sono più ricco dei miei vili accusatori che mai conobbero cosa significasse la verità. ('''Buckingham''', atto II, scena I)
▲====Fruttero & Lucentini====
*Quest'uomo orgoglioso ci ridurrà da principi a paggi. ('''Norfolk''', atto II, scena II)
▲'''Archidamo''' — Se avrai occasione di visitare la Boemia, Camillo, vedrai che come t'ho detto c'è una grande differenza tra la nostra Boemia e la tua Sicilia.<br>
*Addio, un lungo addio a tutta la mia grandezza! ('''Wolsey, atto III, scena II)
▲{{NDR|citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993}}
*Ama te stesso dopo tutti, accarezza coloro che ti detestano: la corruzione non è più potente dell'onestà. ('''Wolsey''', atto III, scena II)
▲*Se soltanto avessi servito il mio Dio con metà dello [[zelo]] con cui ho servito il mio re, egli non mi avrebbe abbandonato nella mia vecchiaia, nudo, ai miei nemici. ('''Wolsey'
▲====Eugenio Montale====
▲''Anticamera nel palazzo di Leonte.<br>Entrano Camillo e Archidamo.''<br>
▲'''Archidamo''': Se vi accadrà, Camillo, di visitare la Boemia per un'occasione simile a quella per cui sono ora qui di servizio, voi vedrete, come v'ho detto, una grande differenza tra la nostra Boemia e la vostra Sicilia.<br>
▲'''Camillo''': Credo che nella prossima estate il re di Sicilia intenda ricambiare al re di Boemia la visita che giustamente gli deve.<br>
▲{{NDR|William Shakespeare, ''Il racconto d'inverno'', traduzione di Eugenio Montale, Newton, 1990}}
▲====Goffredo Raponi====
▲''Sicilia, il palazzo di Leonte<br>Entrano ARCHIDAMO e CAMILLO''<br>
▲'''Archidamo''' – Se v'accadrà, Camillo, vi dicevo, di visitare un giorno la Boemia per una circostanza come questa ond'io mi trovo adesso qui in servizio, constaterete quanto sia diversa dalla vostra Sicilia.<br>
▲'''Camillo''' – Giustappunto credo che questa estate il nostro re abbia in mente di rendere al Boemia<ref>I sovrani sono indicati spesso in Shakespeare – com'era uso nella poetica del tempo – col nome del paese in cui
▲regnano.</ref> la visita di Stato che gli deve.<br>
▲{{NDR|William Shakespeare, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/shakespeare/index.htm Il racconto d'inverno]'', traduzione originale di Goffredo Raponi}}
==Citazioni su William Shakespeare==
Line 1 216 ⟶ 1 238:
*William Shakespeare, ''Il mercante di Venezia'', in "Tutte le opere", traduzione di Franco Marenco, Giunti, 2019. ISBN 9788858781630
*William Shakespeare, ''Il mercante di Venezia'', traduzione di di Paola Ojetti, Newton, 1990.
*William Shakespeare, ''
*William Shakespeare, ''Il racconto d'inverno'', traduzione di Eugenio Montale, Newton, 1990.
*William Shakespeare, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/shakespeare/index.htm Il racconto d'inverno]'', traduzione originale di Goffredo Raponi.
*William Shakespeare, ''Il regno di re Edoardo III'', in "Tutte le opere", traduzione di Michele Stanco, Bompiani, 2017. ISBN 9788845294532
*William Shakespeare, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/shakespeare/index.htm La bisbetica addomesticata]'', traduzione originale di Goffredo Raponi.
|