Luca Marchegiani: differenze tra le versioni

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{{Intestazione2|''[http://www.numero-diez.com/2018/07/04/luca-marchegiani-cristiano-ronaldo-mondiali/ Luca Marchegiani: "I Mondiali non mi stanno entusiasmando. Il più forte è sicuramente..."]''|Intervista di Federico Meuti, ''Numero-diez.com'', 4 luglio 2018}}
*{{NDR|Sul [[campionato mondiale di calcio 2018]]}} Questa Coppa del Mondo non mi sta entusiasmando. È comunque un mondiale divertente perché non vi sono risultati scontanti, però a parer mio questo non è un sintomo di buon calcio. Infatti quando le squadre che hanno molto talento e giocatori più forti delle altre rose steccano, vuol dire che c'è qualcosa che non va. Se vogliamo parlare di calcio "democratico" è un grande mondiale, ma comunque sempre quest'ultimo ci sta facendo notare un'evoluzione sempre più negativa del calcio, in quanto le squadre ben compatte dietro e con l'ausilio del [[contropiede]] riescono a prevalere su quelle che invece, attaccando gli spazi e muovendo molto il pallone, provano a creare superiorità e a scardinare le difese avversarie [...]. Non è un caso difatti che le compagini che stanno ottenendo buoni risultati siano quelle munite di un ottimo centravanti.
*[[Kylian Mbappé|Mbappé]] [...] ha una caratteristica che nel calcio di oggi è fondamentale: la [[velocità]], che gli permette di primeggiare ma soprattutto da il vantaggio alla propria squadra di creare alternative offensive e di spezzare da un momento all'altro le partite con la sue accelerazioni, oltre a un ottimo fiuto per il gol, costringendo di fatto gli avversari a preparare la partita in maniera diversa.
*Nelle nostre grandi città {{NDR|italiane}} manca la formazione dei giovani di tutte quelle capacità coordinative che si creano vivendo per la strada, arrampicandosi sugli alberi, saltando le ringhiere, andando in bicicletta; si prova a surrogare tutto questo con le scuole calcio, all'interno delle quali comunque questo recupero viene fatto solo parzialmente. Questo è sicuramente un handicap che i giovani di oggi hanno, rispetto alle vecchie generazioni e a quei popoli, come quelli Sudamericani o anche in piccoli centri della nostra penisola, che fanno della strada parte integrante della loro crescita calcistica. Inoltre in questo periodo sembra molto più importante insegnare ed instillare all'interno, anche dei giocatori più giovani, la predisposizione tattica al posto della tecnica o della capacità di reagire a situazioni complicate, quanto in realtà la cosa più importante è saper giocare a pallone.