William Shakespeare: differenze tra le versioni
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===Citazioni===
*Noi nel frattempo riveleremo il nostro proposito più oscuro. Datemi quella mappa. Sappiate che il nostro regno noi lo abbiamo diviso in tre. ('''Lear''', atto I, scena I)
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*Ama e sta' zitta. ('''Cordelia''': Atto I, Scena I. Traduzione di Guido Bulla)
*…il mio amore pesa molto di più della mia lingua. ('''Cordelia''': Atto I, Scena I. Traduzione di Guido Bulla)
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*E perché poi dovrei io acconciarmi a quella calamità che sono i pregiudizi umani e lasciarmi spogliare del mio ad arbitrio delle leggi della nazione, solo perché in ritardo di un dodici o quattordici lune su mio fratello? E perché bastardo, spurio? ('''Edmondo''': atto I, scena II)
*Qui sta la stoltezza della gente: quando la nostra fortuna vacilla, per lo più a causa della nostra condotta da ghiottoni, diamo la colpa dei nostri disastri al sole, alla luna, alle stelle... ('''Edmondo''': atto I, scena II)
*Oh signora, il mio vecchio cuore s'è rotto, rotto! ('''Gloucester''', atto II, scena I)
*Tu, "Z", figlia illegittima, tu lettera affatto necessaria.
:''Thou whoreson zed, thou unnecessary letter!'' ('''Kent''': atto II, scena II)
*Soffiate, venti, e rompetevi le guance! Infuriate! Soffiate! Voi cateratte e uragani. ('''Lear''', atto III, scena II)
*Io sono un uomo che ha patito più peccati di quanti non ne abbia commessi. ('''Lear''', atto III, scena II)
*Il [[diavolo|principe delle tenebre]] è un gentiluomo. ('''Edgardo''', atto III, scena III; traduzione di Carlo Rusconi, [http://books.google.it/books?id=Zv4VAAAAYAAJ&pg=PA55&dq=Il+principe+delle+tenebre+%C3%A8+un+gentiluomo.&cd=4#v=onepage&q=Il%20principe%20delle%20tenebre%20%C3%A8%20un%20gentiluomo.&f=false Cugini Pomba e comp], 1852)
*L'uomo non adulterato non è più di un povero, nudo, forcuto animale come te. ('''Lear''', atto III, scena IV)
*Finché possiamo dire: "quest'è il peggio", vuol dir che il peggio ancora può venire. ('''Edgardo''': atto IV, scena I, 1963)
*Io non ho strada, e perciò non ho bisogno di occhi; quando vedevo ho inciampato. ('''Duca di Gloucester''', atto IV, scena I)
*Noi siamo per gli dèi quello che son le mosche pei monelli: ci spiaccicano per divertimento. ('''Gloucester''': atto IV, scena I; traduzione di Goffredo Raponi, LiberLiber)
*I [[vizi capitali]] s'appalesano bene a tutti gli occhi se vestiti di stracci sbrindellati; le belle acconciature e le pellicce li nascondono all'occhio più indagante. ('''Lear''': atto IV, scena VI; traduzione di Goffredo Raponi, LiberLiber)
*Rideremo delle farfalle dorate. ('''Lear''': atto V, scena III)
*Urlate, urlate, urlate! Oh! Siete uomini di pietra. ('''Lear''', atto V, scena III)
===Citazioni sull'opera===
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