Max Brooks: differenze tra le versioni

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*È una cosa vecchia come... non so, credo vecchia come la guerra. È la paura, amico, solo la paura, e non devi essere il nuovo Sun Tzu del cazzo per sapere che il vero combattimento non è uccidere o fare del male all'altro, ma spaventarlo abbastanza da mettere la parola fine alla battaglia. Abbattere il loro spirito, ecco cosa cerca di fare ogni esercito, dalle pitture tribali sul viso alla blitzkrieg a... come chiamammo il primo round della seconda guerra del golfo, ''Shock and Awe''? Nome perfetto, 'Stupore e Terrore'! Ma se il nemico non può essere preso di soprassalto e intimorito? Non è difficile stupirli e terrorizzarli, è biologicamente ''impossibile''! Ecco cosa successe quel giorno fuori da New York, ecco il fallimento che quasi ci fece perdere la maledetta guerra. Il fatto che non potevamo stupire e terrorizzare Zom ci rimbalzò in faccia come un boomerang e in realtà permise a Zom di sorprendere e terrorizzare noi! Loro non hanno paura! Non importa cosa facciamo, non importa quanti ne uccidiamo, non avranno mai, mai paura! (Todd Wainio, p. 102)
*Ha mai visto l'effetto di un'[[Bomba a vuoto|arma termobarica]]? Ha mai chiesto a quelli con le stellette sulle spalle che cosa sanno? Ci scommetto le palle che non le direbbero mai tutta la verità. Sentirebbe parlare di calore e pressione, la palla di fuoco che continua a espandersi, a esplodere, e letteralmente frantuma e incendia ogni cosa sul suo cammino. Calore e pressione, ecco cosa significa termobarico. Sembra abbastanza cattivo, giusto? Quello che non sentirebbe raccontare è l'immediato effetto collaterale, il vuoto che si crea quando la sfera di fuoco si contrae. Chiunque rimane vivo finirà con l'aria risucchiata fuori dai polmoni o - questo non lo ammetteranno ''mai'' con nessuno - con i polmoni strappati fuori dalla bocca. (Todd Wainio, p. 103)
*Sì, l'[[Unione Sovietica]] era arretrata e inefficiente, e sì, la nostra economia crollò dalle cima di montagne di armi. Ma quando la madrepatria ne ebbe bisogno, queste montagne salvarono i suoi figli. (Sergei Ryzhkov, p. 265)
 
==Bibliografia==