Emilio Bodrero: differenze tra le versioni

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'''Emilio Bodrero''' (1874 – 1949), giornalista, docente e politico italiano.
 
==''Auspici d'Impero''==
==Citazioni di Emilio Bodrero==
*La nostra arte è tutta riflessa ed utilitaria: quando è sincera non sa dir nulla, quando dice qualche cosa, ciò fa per dovere ed allora non è più sincera, come accade nella più gran parte della moderna arte decorativa. Un quadro non deve tanto dire il dramma interiore dell'artefice, che è sempre implicito, ma deve contenere un'epoca: l'Innocenzo X di [[Diego Velázquez|{{sic|Velasquez}}]] contiene non solo Velasquez ed il suo, dramma interiore, ma tutto, intiero il suo secolo; quando noi contempliamo un quadro del [[El Greco|Greco]] ''viviamo'' non solo lo stato d'animo di un pittore, {{sic|ché}} questo è quanto importa meno, ma quello di un intiero periodo storico. E così per qualunque altra grande personalità artistica, per qualunque espressione anche minore, di arte che riflette il pensiero, il sentimento, il carattere del secolo a cui essa appartiene. (da ''[https://archive.org/details/AuspiciDImpero/page/n6 Auspici d'Impero]'', Alpes Editrice, Milano, 1925, cap. 1, p. 21)
*Vi son certi ritratti del sei e del settecento in cui io leggo tutta la guerra dei trent'anni e le guerre di successione meglio che in tutti i volumi della storia universale dell'Onken. Ma in nessuno dei quadri del tempo nostro io leggo il tempo nostro, con le sue crisi ed i suoi problemi. L'arte contemporanea mi sembra che seguiti a vivere una sua vita artificiale, come seguitano a roteare vorticosamente le ruote d'uno stabilimento industriale anche quando dopo il fischio della sirena il motore è spento; così l'arte seguita a vivere per mimetismo, per continuità, per consuetudine ed, incaponita nella sua impotenza di {{sic|che}} essa non sa rendersi conto, moltiplica il suo vano sforzo infecondo, cercando, ricercando, ripetendo, esasperandosi ed affannandosi nelle sue innumerevoli biennali e promotrici. (da ''op. citata'', cap. 1, pp. 21-22)
*Alla parola libertà con appassionato feticismo invocata dai nostri avversari noi contrapponiamo una parola ben più santa ed augusta, ben più nobile e pura, la parola ''responsabilità'', la parola dell'avvenire. La responsabilità rappresenta non solo un fine generale ed inesauribile, ma è la condizione essenziale per la convivenza di un paese assestato. È valore morale che impegna non solo, come la libertà, chi la concede, ma anche e più chi ne è investito. In essa tutte le attività di un popolo si condizionano reciprocamente coordinandosi obbligatoriamente per un fine supremo che deve essere la Nazione. Noi non concepiamo la libertà che come diritto di assoggettarsi ad una servitù e di sottoporsi ad una responsabilità perché questa è la vera dignità dell'uomo. (da ''op. citata'', cap. 4, p. 97)
 
==Citazioni su Emilio Bodrero==
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==Note==
<references />
 
==Bibliografia==
*Emilio Bodrero, ''[https://archive.org/details/AuspiciDImpero/page/n6 Auspici d'Impero]'', Alpes Editrice, Milano, 1925.
 
==Altri progetti==