Emilio Bodrero: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Emilio Bodrero==
Alla*La parolanostra libertàarte conè appassionatotutta feticismoriflessa invocataed daiutilitaria: nostriquando avversariè noisincera contrapponiamonon unasa paroladir ben più santa ed augustanulla, ben piùquando nobiledice equalche puracosa, laciò parolafa ''responsabilità'',per ladovere parolaed dell'avvenire. La responsabilità rappresentaallora non soloè unpiù fine generale ed inesauribilesincera, macome èaccade lanella condizionepiù essenzialegran perparte ladella convivenzamoderna diarte un paese assestatodecorativa. ÈUn valorequadro moralenon chedeve impegnatanto nondire solo,il comedramma lainteriore libertàdell'artefice, chiche è lasempre concedeimplicito, ma anchedeve econtenere piùun'epoca: chil'Innocenzo neX èdi investito.Velasquez Incontiene essanon tuttesolo leVelasquez attivitàed diil unsuo, popolodramma siinteriore, condizionanoma reciprocamentetutto, coordinandosiintiero obbligatoriamenteil persuo unsecolo; finequando supremonoi checontempliamo deveun esserequadro ladel Nazione.Greco Noi''viviamo'' non concepiamosolo lalo libertàstato che come dirittod'animo di assoggettarsiun adpittore, unaché servitùquesto eè diquanto sottoporsiimporta admeno, unama responsabilitàquello perchédi questaun èintiero laperiodo vera dignità dell'uomostorico. (da ''[https://archive.org/details/AuspiciDImpero/page/n6 Auspici d'Impero]'', Alpes Editrice, Milano, 1925, cap. 41, p. 9721)
*Alla parola libertà con appassionato feticismo invocata dai nostri avversari noi contrapponiamo una parola ben più santa ed augusta, ben più nobile e pura, la parola ''responsabilità'', la parola dell'avvenire. La responsabilità rappresenta non solo un fine generale ed inesauribile, ma è la condizione essenziale per la convivenza di un paese assestato. È valore morale che impegna non solo, come la libertà, chi la concede, ma anche e più chi ne è investito. In essa tutte le attività di un popolo si condizionano reciprocamente coordinandosi obbligatoriamente per un fine supremo che deve essere la Nazione. Noi non concepiamo la libertà che come diritto di assoggettarsi ad una servitù e di sottoporsi ad una responsabilità perché questa è la vera dignità dell'uomo. (da ''op. citata'', cap. 4, p. 97)
 
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