Guido De Ruggiero: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 3:
 
==Citazioni di Guido De Ruggiero==
*Forse a voler guardare fino in fondo, si può trovare che il limite del filosofo non è diverso da quello dello storico. Non è un mero caso che anche le opere storiche del [[Wilhelm Dilthey|Dilthey]] ci siano giunte nello stesso stadio d'incompiutezza e di scarsa organicità, ma piene di vita e ricche di rilevo nelle singole parti. Il Dilthey aveva piuttosto l'ambizione e l'ansia della grande sintesi storica che la capacità di realizzarla. E questa insufficienza tradiva, in fondo, un errore della sua dottrina storiografica. (da ''Storia[https://archive.org/details/DeRuggieroFilosofiDelNovecento dellaFilosofi del Novecento]'', appendice a ''La filosofia contemporanea'', quarta edizione, Gius. Laterza & Figli, Bari, 1950, p. 233)
*[Alessandro Magno] distrusse Tebe e risparmiò Atene, in rispetto al suo passato in derisione al suo presente. (da "storia della filosofia greca" II volume 1950)
*[La filosofia spinoziana] è il documento di una nuova alleanza tra il presente e il passato. Alla fine del XVIII secolo, quando il [[Cartesio|cartesianesimo]], come scuola filosofica in senso stretto, sarà già tramontato da un pezzo, il pensiero [[Baruch Spinoza|spinoziano]], appena riscoperto, avrà ancora qualcosa di nuovo e di vivo da dire al mondo. Esso darà alle insopprimibili esigenze metafisiche dello spirito umano, prima e dopo di [[Immanuel Kant|Kant]], quel fervore religioso, quell'afflato panico, quell'indirizzo unitario, senza i quali ogni metafisica inevitabilmente languisce. E darà ancora in una trasparente formulazione cartesiana, alcuni dei risultati più vitali di un secolare travaglio speculativo, come segno, e insieme come pegno, di una più larga collaborazione umana, al di sopra dei tempi. (da ''Storia della filosofia'', parte quarta, ''La filosofia moderna'', ''L'età cartesiana'', Laterza, Bari 1939)