Enzo Paci: differenze tra le versioni

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==''La filosofia contemporanea''==
===[[Incipit]]===
La situazione della filosofia contemporanea è in gran parte determinata dall'eredità di [[Immanuel Kant|Kant]] e dalle interpretazioni che il pensiero dell'Ottocento ha creduto di poter dare della critica kantiana. Fin dall'inizio l'opera di approfondimento del criticismo denunzia, nei filosofi che ad esso si ispirano, sia l'impossibilità di non accettare la critica così com'è, sia l'impossibilità di accettarla. <!--(cap. 1, L'eredità di Kant, p. 5)-->
 
===Citazioni===
*Quando si parla di [[romanticismo]] si pensa alla difesa del sentimento, dell'irrazionale, allo slancio e alla passione dell'infinito, al gusto dell'oscuro e dell'indeterminato. Ed è vero che nei romantici è dominante il senso dell'infinito. È anche vero, però, che i romantici cercavano nel sentimento e, come nel caso di Friedrich Schlegel, nell'eros, la soluzione di un dualismo, del dualismo tra la natura e lo spirito e tra l'inconscio e la coscienza, nel quale rientra anche il dualismo tra il finito e l'infinito. (cap. 2, p. 15)
*La ''Filosofia dell'arte'', scritta nel 1931, è un punto cruciale nel pensiero del [[Giovanni Gentile|Gentile]]. Qui l'arte esiste soltanto se non è risolta nel pensiero pensante, cosa che d'altra parte non può non fare. Però se l'arte si risolve nel pensiero pensante è pensiero e non arte e come arte non esiste. L'arte si pone ma ponendosi si nega: è inafferrabile, si può vivere ma non pensare. Se si pensa muore. (cap. 3, p. 64)