Luciano Canfora: differenze tra le versioni

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*Noi abbiamo un'idea riduttiva dell'[[Odissea|epos di Omero]], come mero ricettacolo di racconti leggendari. Ma la storicità della vicenda, dall'assedio di Troia alla figura di Agamennone, la spedizione dei principi greci e i loro tormentatissimi ritorni, non sono discutibili. L'[[archeologia]] cerca qualcosa che forse c'è stato, pur tra colpi di fortuna ed equivoci. Non è come cercare la Sindone. E [[Omero]] non è un poeta. Lui ci offre un racconto storico scritto in esametri, perché quella era l'unica forma di comunicazione.<ref>Citato in ''[http://www.corriere.it/cultura/10_agosto_24/reggia-ulisse_b1e84e76-af51-11df-bad8-00144f02aabe.shtml Trovata la reggia di Ulisse. Omero aveva ragione]'', ''corriere.it'', 24 agosto 2010.</ref>
 
{{int|«''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2010/novembre/08/Quando_Gladiatore_era_Insulto_co_8_101108079.shtml Quando Gladiatore era un Insulto]»''|Corriere della Sera, p. 18, 8 novembre 2010}}
*In politica [[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]] apostrofò così {{NDR|[[Gladiatore]]}} [[Lucio Sergio Catilina|Catilina]] in Senato e lo stesso fece vent'anni dopo con il triumviro [[Marco Antonio|Antonio]].<br />Un crollo della «Casa dei Gladiatori» sarebbe stato salutato da loro medesimi con uno scatto di entusiasmo. Essi erano infatti schiavi due volte: schiavi come condizione giuridica, e schiavi di quelle armi. Questo stato di cose ne faceva un gruppo a parte, nell'ambito della massa schiavile: una élite alla rovescia.
*[[Karl Marx|Marx]], nei primi mesi del 1861, forse irritato da quella che era parsa la capitolazione di [[Teano]], scrivendo in privato a [[Friedrich Engels|Engels]] commentava: «[[Spartaco]] fu un vero grande generale, non un [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]]!».