Sergio Mattarella: differenze tra le versioni

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=== 2019 ===
*...[[Auschwitz]] non è soltanto lo sbocco inesorabile di un'ideologia folle e criminale e di un sistema di governo a essa ispirato. Auschwitz, evento drammaticamente reale, rimane, oltre la storia e il suo tempo, simbolo del male assoluto. Quel male che alberga nascosto, come un virus micidiale, nei bassifondi della società, nelle pieghe occulte di ideologie, nel buio accecante degli stereotipi e dei pregiudizi. Pronto a risvegliarsi, a colpire, a contagiare, appena se ne ripresentino le condizioni.<ref name="GiornoMemoria2019">Dall'[https://www.quirinale.it/elementi/22058 Intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla celebrazione del Giorno della Memoria]''. Roma, Palazzo del Quirinale, 24 gennaio 2019.</ref>
*Le persecuzioni [[Nazionalsocialismo|naziste]] si iscrivevano in un progetto di società basato sul predominio dei popoli cosiddetti forti e puri sui popoli deboli, su un [[nazionalismo]] esasperato nemico della convivenza, sulla guerra come fonte di rigenerazione e di grandezza, su un imperialismo alimentato da delirio di onnipotenza, sulla sottomissione dell'individuo allo Stato, sulla negazione della [[libertà di coscienza]], sulla repressione feroce di ogni forma di dissenso. Tutto quel che la nostra [[Costituzione italiana|Costituzione]] ha voluto consapevolmente bandire e contrastare - segnando un discrimine tra l'umanità e la barbarie - con il riconoscimento di eguali diritti e dignità ad ogni persona e con l’obiettivo e il metodo della cooperazione internazionale per una convivenza pacifica tra i popoli e gli Stati.<ref name="GiornoMemoria2019"/>
*Una sola considerazione sul tema delle [[donna|donne]] nella [[Shoah]]: le ideologie totalitarie hanno sempre considerato le donne come esseri inferiori. E così come la donna ariana, nella follia nazista, era ridotta a mero strumento per la riproduzione di nuovi ariani, la donna ebrea portava la colpa ulteriore di aver generato la progenie di una razza ritenuta diversa. Anche per questo va sempre ricordato che non può esistere democrazia e libertà autentica nei Paesi in cui, ancora, si continua a negare pienezza dei diritti e pari opportunità per ogni donna.<ref name="GiornoMemoria2019"/>
*[[Auschwitz]], il più grande e più letale dei campi di sterminio - con le sue grida, il suo sangue, il suo fumo acre, i suoi pianti e la sua disperazione, la brutalità dei carnefici - è stato spesso, e comprensibilmente, definito come l’inferno sulla terra. Ma fu, di questo inferno, solo l’ultimo girone, il più brutale e perverso. Un sistema infernale che ha potuto distruggere milioni di vite umane innocenti nel cuore della civiltà europea, soltanto perché, accanto al nefando pilastro dell’odio, era cresciuto quello dell’indifferenza.<ref name="GiornoMemoria2019"/>
*Per una serie di coincidenti circostanze, interne ed esterne, sugli orrori commessi contro gli italiani [[Istria|istriani]], [[Dalmazia|dalmati]] e [[Fiume (Croazia)|fiumani]], cadde una ingiustificabile cortina di silenzio, aumentando le sofferenze degli esuli, cui veniva così precluso perfino il conforto della memoria. Solo dopo la caduta del muro di Berlino – il più vistoso, ma purtroppo non l’unico simbolo della divisione europea - una paziente e coraggiosa opera di ricerca storiografica, non senza vani e inaccettabili tentativi di delegittimazione, ha fatto piena luce sulla tragedia delle [[foibe]] e sul successivo esodo, restituendo questa pagina strappata alla storia e all'identità della nazione.<ref name="foibe">Dall'''[https://www.quirinale.it/elementi/22297 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della celebrazione del ‘Giorno del Ricordo’]''. Roma, Palazzo del Quirinale, 09 febbraio 2019.</ref>
*L'ideale di [[Europa]] è nata tra le tragiche macerie della [[guerra]], tra le stragi e le persecuzioni, tra i fili spinati dei campi della morte. Si è sviluppata in un continente diviso in blocchi contrapposti, nel costante pericolo di conflitti armati: per dire mai più guerra, mai più fanatismi nazionalistici, mai più volontà di dominio e di sopraffazione. L’ideale europeo, e la sua realizzazione nell'Unione, è stato - ed è tuttora - per tutto il mondo, un faro del diritto, delle libertà, del dialogo, della pace. Un modo di vivere e di concepire la democrazia che va incoraggiato, rafforzato e protetto dalle numerose insidie contemporanee, che vanno dalle guerre commerciali, spesso causa di altri conflitti, alle negazioni dei diritti universali, al pericoloso processo di riarmo nucleare, al terrorismo fondamentalista di matrice islamista, alle tentazioni di risolvere la complessità dei problemi attraverso scorciatoie autoritarie.<ref name="foibe"/>