Eduardo De Filippo: differenze tra le versioni

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==Citazioni su Eduardo De Filippo==
*È difficile immaginare una carriera più totale di quella di Eduardo, il cui segno dominante è stato la semplicità nell'accostarsi al teatro. ([[Vittorio Gassman]])
*{{sic|[[Eduardo De Filippo|Eduardo]] – autore}} è, prima di tutto, un inventore di ''casi''. Non li copia dalla vita, li inventa. [[Molière]] «isola» i suoi «tipi» dal catalogo umano, [[William Shakespeare|Shakespeare]] ne canta i grandi sentimenti, [[Anton Čechov|Cecov]] condensa le impalpabili atmosfere del non-detto, [[Luigi Pirandello|Pirandello]] ne svela la realtà per scoprirne la inesistenza. Eduardo De Filippo, ricostruisce questa realtà dell'uomo, per via di {{sic|trovamento}}.<br>Sotto questo profilo i consueti ricorsi alla similarità, parallelismo o dipendenza del teatro di Eduardo da quello di Luigi Pirandello, appaiono – spesso – arbitrari e, in sostanza, sbagliati. Un parallelismo, condizionato e limitato, tra il grande Pirandello e Eduardo De Filippo, diventa accettabile per quanto riguarda lo spirito di ricerca, di esplorazione, di – spesso – esplosiva «novità» dei due teatri. Non si può andare oltre.
*Eduardo, che odia il Vesuvio, le canzonette, le cartoline, e che ha distrutto con le sue parole spesso acri, con le sue immagini appannate dallo sconforto, la retorica della felice città del sole. ([[Enzo Biagi]])
*Eduardo fece di Napoli il centro dell'universo; Peppino mise il suo talento su alcune interpretazioni memorabili. ([[Luigi De Filippo]])