Guerra in Bosnia ed Erzegovina: differenze tra le versioni

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*Sarajevo era il principale ostaggio dei Serbi. La città era demoralizzata, sfiancata, angosciata dall'idea di affrontare un nuovo inverno senza luce, senza nafta, sotto il tiro dei cecchini e degli artiglieri serbi, appostati sulle montagne come sulle scalinate di un anfiteatro.
*Sulla soglia del quarto inverno d'assedio, quella città, simbolo insanguinato del nostro secolo, comincia a intravedere uno spiraglio. Non ci si può stupire e ancor meno ci si può indignare se la breccia viene aperta, scavata con il ferro e il fuoco. Per spegnere la violenza insensata degli assedianti era ed è indispensabile la violenza della ragione. La coscienza l'invocava da un pezzo, ma c'è voluto un bel po' di tempo perché si creassero le condizioni per un impiego razionale, giusto della forza vera. L'Europa incerta, divisa, non ne aveva i mezzi. L'America li aveva ma non era disposta a correre rischi. Sarajevo ha pagato duramente il prezzo della lunga esitazione dell'Occidente, sorpreso dalla crisi nell'ex Jugoslavia mentre era nel mezzo del guado tra la guerra fredda e il postcomunismo. Sarebbe meglio, sarebbe più nobile poter dire che il sangue delle vittime del mercato coperto di Sarajevo, schizzato sui nostri teleschermi lunedì, ha fatto traboccare il vaso del sopportabile, e che per questo sono decollati i bombardieri della Nato.
 
===[[Demetrio Volcic]]===
*In Bosnia si consuma una guerra che ha insieme elementi di secessione e di scontro tra gruppi etnici.<br>La Bosnia si trova in una situazione estrema per altre dimensioni che possono attenuare o inasprire un conflitto: popolazioni estremamente battagliere, memorie storiche pesanti, una configurazione sfavorevole del terreno con lunghe esperienze di guerriglia.
*La gente muore senza motivo. Non è una guerra, perché non sono colpiti gli obettivi militari, ma non è nemmeno una battaglia di trincea. È soltanto una violenza gratuita e indiscriminata, assassinio. In Bosnia la guerra probabilmente finirà quando saranno finiti i musulmani.
*Lo stupro di circa 20.000 donne musulmane era sistematico, e fa parte di una politica deliberata, volta a creare attraverso la pulizia etnica lo spazio per la «grande Serbia». Lo stupro è uno strumento cosciente demoralizzazione della gente.
 
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