Josip Broz Tito: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Josip Broz Tito==
*La [[pace e guerra|pace]] durerà cent'anni, ma dobbiamo esser pronti a entrare in [[pace e guerra|guerra]] domani.<ref>Citato in ''Rivoluzionario Emir Kusturica'', ''Corriere della Sera'', 17 gennaio 2010.</ref>
*Popoli di Iugoslavia!<br>Serbi, croati, macedoni, montenegrini, musulmai!<br>Il giorno lungamente atteso cui aspiravate è arrivato!... Il potere che voleva rendervi schiavi è stato sconfitto. I fascisti tedeschi e italiani vi hanno messo gli uni contro gli altri in modo che vi distruggeste da voi stessi in una lotta intestina. Ma i vostri figli e le vostre figlie migliori, ispirati dall'amore del loro paese e delle nazioni che lo compongono, hanno frustrato questi piani diabolici del nemico. Anziché discordia e ostilità reciproca, voi siete oggi uniti in una nuova e più felici Iugoslavia... (da un discorso il 9 maggio 1945)<ref>Citato in Keith Lowe, ''Il continente selvaggio: L'Europa alla fine della seconda guerra mondiale'', Gius.Laterza & Figli Spa, 2015, ISBN 885812037X</ref>
*Studiamo e prendiamo ad esempio il sistema Sovietico, ma stiamo sviluppando il [[socialismo]] nel nostro paese in forme in qualche modo differenti.<ref>Dalla lettera ai comandanti J.V. Stalin e V.M. Molotov, 13 aprile 1948; citato in ''[http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,799003-1,00.html Time.com]'', 23 agosto 1948.</ref>
*{{NDR|A [[Stalin]]}} Smettila di mandare persone ad uccidermi. Ne abbiamo già catturati cinque, di cui uno con una bomba e uno con un fucile. Se non la smetti di mandarmi sicari, ne manderò io uno a Mosca e non avrò bisogno di mandarne un secondo.<ref>Messaggio trovato fra gli effetti personali di Stalin; citato in Robert Service, ''Stalin: A Biography'', Harvard University Press, Cambridge, 2005, p. 592.</ref>