Guerra in Bosnia ed Erzegovina: differenze tra le versioni

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*Quando ho offerto la mia soluzione alla questione bosniaca, che era poi la soluzione serba, cioè una divisione indolore della Bosnia e uno spostamento incruento della popolazione secondo i confini etnici, i rappresentanti delle altre etnie e la comunità internazionale non hanno compreso. Se mi avessero ascoltato, ci sarebbe stato meno spargimento di sangue, meno case distrutte e bruciate.
*Questa è stata una guerra civile, non un’aggressione esterna; durante tre anni e mezzo di conflitto ci furono vittime civili e militari tra tutti i gruppi etnici ma, in proporzione, il tasso più alto è stato tra i serbi.
*Se sarà sferrato un solo bombardamento aereo Nato contro postazioni serbe, non vi saranno più negoziati. La guerra divamperà su tutti i fronti, la Bosnia precipiterà nel caos e sarà una catastrofe.
*Tra le vittime di etnia serba ci sono stati tantissimi civili, in particolare bambini, anziani e donne in quantità notevolmente superiore che negli altri due gruppi. Molti villaggi serbi senza difese sono stati interamente rasi al suolo ed ogni abitante ucciso, i serbi al contrario non hanno mai compiuto atti simili, nessun centro abitato a maggioranza serba situato in territorio croato-musulmano è sopravvissuto oltre il mese di settembre del 1992, mentre nella parte serba della Bosnia erano invece presenti numerosi villaggi e quartieri i cui residenti erano cittadini unicamente musulmani. Nell’esercito serbo era anche presente un’unità composta da soli musulmani che combattevano non “per i serbi” ma “assieme ai serbi” per i comuni valori europei di democrazia e secolarismo.
*Un particolare capitolo di questa crisi è la stampa; è stato preparato in maniera estremamente meticolosa un sistema di “demonizzazione” e stigmatizzazione dei serbi, ed è stato così esemplare che, in futuro, chiunque sarà in grado di prevedere cosa può succedere ad una nazione che venga trattata nello stesso modo.