Muʿammar Gheddafi: differenze tra le versioni

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*Grand'uomo {{NDR|[[Fidel Castro]]}}. Così prepotente, così simpatico. Mi faceva portare l'olio del mio Veneto e il Recioto. Dieci bottiglie: una la apriva in Consiglio dei ministri, le altre nove se le beveva lui. Ore e ore a parlare di tutto. Un carisma che ritrovo solo in Gheddafi. ([[Luigi Maria Verzé]])
*Guardi, quel signor Gheddafi io non posso prenderlo affatto sul serio. Posso solo augurargli di riuscire a servire il suo paese come riesco a servirlo io, posso solo ricordargli che non dovrebbe strillare tanto. ([[Mohammad Reza Pahlavi]])
*Ho sentimenti profondi per i credenti. Voi credete nel [[Corano]], io nel [[marxismo]]. Ma entrambi crediamo nell'indipendenza dei nostri paesi. ([[Nicolae Ceaușescu]])
*Io ero molto amico suo. L'ho aiutato a salire al potere nel 1969, gli ho insegnato molte cose militari. Poi mi sono distaccato e non lo volevo più al potere, ma non mi è piaciuto com'è stato eliminato. In quel modo barbaro. Senza un processo, che invece sarebbe stato un esempio da dare al mondo. Ci sono popoli che non hanno un ''leader'' e ci sono ''leader'' che non hanno un popolo: l'avessimo processato, avrei voluto chiedergli perché aveva rinunciato al popolo. ([[Khalīfa Belqāsim Ḥaftar]])
*L'ho incontrato per la prima volta al Cairo, ai funerali di [[Gamal Abd el-Nasser|Nasser]], nel settembre 1970. Appena ha saputo che le camere della telivisione erano state installate nella grande sala del palazzo di Al Qoubbah, si è messo a singhiozzare. Le sue grida («Oh, padre di Khaled, oh, eroe dell'arabismo!») ferivano le nostre orecchie, ma gli guadagnavano l'affetto degli egiziani. Khaled è il nome del figlio primogenito di Nasser. A spettacolo concluso, venne a stringerci la mano. Non aveva versato una sola lacrima e ostentava un sorriso enigmatico. Era stata tutta una sceneggiata. ([[Amir Taheri]])