Milovan Gilas: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Sulla [[guerra di indipendenza della Croazia]]}} Nella storia ci sono state guerre giuste, guerre ingiuste e guerre sporche. Questa è la guerra più stupida che io possa ricordare. Nessuno può vincerla.<ref name="guerrainevitabile">Citato in [https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/08/18/una-guerra-senza-senso-ma.html?ref=search È una guerra senza senso ma inevitabile], ''Larepubblica.it'', 18 agosto 1991</ref>
*Credo che i leader croati vivano nell'illusione che la Germania possa venire in loro soccorso e che le decisioni che contano verranno prese all'estero. [...] Devono convincersi a scendere a compromesso con gli altri jugoslavi.<ref name="guerrainevitabile"/>
 
{{Int|Intervista di Edward Steen|da [https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/10/20/gilas-qui-il-comunismo-non-potra-sopravvivere.html Gilas: 'Qui il comunismo non potrà sopravvivere'], ''Larepubblica.it'', 20 ottobre 1988}}
*Tutti questi riformatori della sinistra non parlano con sincerità, quando dicono di volere un comunismo migliore. In realtà, sono insoddisfatti del comunismo in quanto tale. Al fondo di tutto ciò che accade c'è proprio questo. Nessuno è soddisfatto dell'attuale sistema. Nemmeno la classe al potere che non può governare come era abituata a fare.
*La Jugoslavia sopravviverà, personalmente ne sono convinto. [...] L'idea jugoslava sembra ben accetta in Serbia e, a certe condizioni, anche in Slovenia e Croazia, purché intervenga un accordo soddisfacente fra la Serbia e una autorità centrale dotata di maggiori poteri, più efficiente e decisa, che potrebbe, in tal caso, permettere persino maggiori autonomie alle sei repubbliche. A questa soluzione del resto non c'è alternativa tranne la disintegrazione. Il ritorno al sistema vigente quando ancora Tito era in vita non viene nemmeno discusso: in ogni caso, per un simile ritorno non ci sono candidati. Qui il comunismo non sopravviverà.
*La Jugoslavia sembra un caso emblematico di autorità centrale sempre più debole, nonostante non vi sia il minimo segno di una reale contestazione politica nelle proteste dei lavoratori. Tutti i paesi comunisti, da qui a Pechino, stanno lentamente affrontando i problemi contraddittori posti dal passaggio a un' economia di mercato, che non può funzionare all' interno del loro esistente sistema politico. Un terzo della popolazione mondiale, che vive nei paesi comunisti, sta attraversando la fase più drammatica e turbolenta della sua storia, e l'Occidente che oggi è stabile deve adattarsi a vivere in questa nuova situazione.
 
{{Int|Intervista di Sandro Curzi|da [https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/06/11/tre-fascismi-della-jugoslavia.html I tre fascismi della Jugoslavia], ''Larepubblica.it'', 11 giugno 1994}}