Leopoldo Pullè: differenze tra le versioni

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→‎Citazioni di Leopoldo Pullè: nota "giornate del maggio 1898
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==Citazioni di Leopoldo Pullè==
*È noto come il povero Re [[Umberto I di Savoia|Umberto]] s'ingerisse personalmente di tutta l'amministrazione della Sua Casa; che sapeva, conosceva tutto, che nulla gli sfuggiva.<br>Semplice nei gusti, frugale e astemio, non beveva che acqua pura in grandi bicchieri sempre pieni di ghiaccio. Aveva però una speciale predilezione, una specie di passione per le pere, ch'egli a Monza coltivava con molta cura e che, con grande piacere affettava, sbucciava, e assaporava, per quanto fossero grosse. Anzi, in fatto di pere, S. M. non ammetteva rivali!... Le sue di Monza, per sapore e per volume, volere o volare, dovevano battere tutte le pere del mondo!<ref>da ''[https://archive.org/details/patriaesercitore00pull/page/n4 Patria Esercito Re]'', seconda edizione, Ulrico Hoepli, Milano, 1908, p. 297.</ref>
*Insieme con essi {{NDR|il ministro della guerra Ettore Bertolè-Viale e il generale Giuseppe Salvatore Pianell}} è pure il biondo generale [[Fiorenzo Bava Beccaris]], un eroe di quattro campagne, la più dolce creatura del mondo, divenuta a un tratto, per uso e consumo dei fabbricatori di rivoluzioni, dopo le dolorose giornate del maggio 1898<ref>Nel maggio 1898, a Milano, il generale Bava Beccaris, represse duramente la rivolta di una parte della popolazione che protestava per le condizioni di lavoro e l'aumento del prezzo del pane. Tra la popolazione civile si contarono più di ottanta morti.</ref>, il Giulay, il Radetzki, l'Hainau d'Italia... o giù di lì.<ref>''op. citata'', p. 302-303.</ref>
 
==Note==