Menghistu Hailè Mariàm: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Su [[Haile Selassie]]}} Aveva ottant'anni ed era molto debole. Abbiamo fatto del nostro meglio per salvarlo, ma non potevamo mantenerlo.
:''He was 80 years old and a very weak man. We tried our best to save him but we could not keep him.''<ref>{{en}} Citato in [http://news.bbc.co.uk/2/hi/africa/581098.stm "Mengistu defends 'Red Terror'"], ''BBC News'' (28 dicembre 1999)</ref>
*Hailé Selassié era vecchio, malato e nessuno lo amava. In passato aveva avuto idee progressiste e moderne, ma ormai aveva fatto il suo tempo. Non avevo nulla contro di lui sul piano personale, ma il popolo ci aveva chiesto di rovesciarlo e così io e i miei colleghi dell'esercito abbiamo fatto. Non potevamo salvarlo.<ref name="Orizio">Citato in Riccardo Orizio, ''Parola del diavolo. Sulle tracce degli ex dittatori'', Editori Laterza, RomaBari, 2002, pp. 55-76</ref>
*{{NDR|Su [[Haile Selassie]]}} Morì di morte naturale, credo. Certo, tra i miei uomini ce n'erano molti che avrebbero voluto ucciderlo con le proprie mani, perché avevano perso fratelli e padri per colpa sua.<ref name="Orizio"/>
*Ho aiutato e finanziato i guerriglieri dell'African National Congress di [[Nelson Mandela]] quando in Sudafrica c'era l'apartheid. Ero dalla loro parte quando ne avevano bisogno. Ora che ho bisogno io, dicono che non mi possono aiutare. Prima di partire da Harare mi avevano assicurato che non avrei avuto problemi perché viaggiavo per motivi sanitari e umanitari. Invece volevano consegnarmi all'Etiopia. [...] E pensare che gli uomini al governo oggi a Pretoria sono miei ex compagni, commilitoni, amici.<ref name="Orizio"/>
*{{NDR|Su [[Nelson Mandela]]}} Quando era in carcere lo ammiravo per la sua forza morale. Ora che è stato al governo non vedo i risultati. L'[[apartheid]], almeno in apparenza, non esiste più, ma nessuno capisce cosa stia facendo questo nuovo potere sudafricano.<ref name="Orizio"/>
*{{NDR|Su [[Robert Mugabe]]}} Ha aiutato le guerre di liberazione in tutto il continente.<ref name="Orizio"/>
*Sono solo un militare, ho fatto quello che ho fatto solo perché bisognava salvare il mio paese da tribalismo e feudalismo. Se ho fallito è solo perché mi hanno tradito. Il cosidetto genocidio è stato solo una giusta guerra in difesa della rivoluzione, di un sistema del quale hanno beneficato tutti.<ref name="Orizio"/>
*Ero sopravvissuto a nove tentativi di assassinarmi. Il paese era nel caos. Una classe sociale, quella lagata al passato, quella dei privilegiati, attaccava i lavoratori, che volevano progresso. Milioni di persone venivano nella capitale e chiedevano: 'O ci difendete o ci date le armi per diffenderci da soli'. Era una battaglia. Io non ho fatto altro che combatterla.<ref name="Orizio"/>
*Bussai alla porta degli americani, dicendo: 'Sono dalla vostra parte, tra i nostri due paesi c'è sempre stata amicizia, l'Etiopia ha perfino inviato truppe per combattere al vostro fianco nella [[guerra di Corea]]. Ora aiutateci a ricostruire e a svilupparci'. Loro mi risposero che erano troppo impegnati con il Vietnam e non erano interessati all'Africa dal punto di vista strategico. Bussai alla porta della Cina, e la risposta fu no. Allora andai a Mosca. C'era [[Leonid Il'ič Brežnev|Leonid Brežnev]], mi ricordo ancora benissimo quando mi abbracciò la prima volta al Cremlino. [...] Gli spiegai la situazione e lui mi rispose: 'Colonello, eccetto la bomba atomica, il mio paese è pronto a darle tutto ciò di cui crede di aver bisogno'. E così fu. L'Urss ci aiutò con i fatti e non solo con le parole. Da quel momento Brežnev divenne per me come un padre. Ci siamo visti altre dodici volte, sempre in Unione Sovietica. Ogni volta, prima di parlare dei nostri problemi, gli dicevo: 'Compagno Leonid, io sono tuo figlio, ti devo tutto'. E davvero sentivo che Brežnev era come un padre.<ref name="Orizio"/>
*{{NDR|Su [[Michail Gorbačëv]]}} Sembrava una persona perbene, onesto, devoto alla causa socialista. Mi dimostrava amicizia e calore. Poi, una volta salito al potere, nel 1985, iniziò a parlare di ''perestrojka'' e di ''glasnost''. A un certo punto io lo chiamai da Addis Abeba per fissare un appuntamento. Avevo bisogno di capire cosa stava succedendo. Andai a Mosca per domandargli cosa significavano quei due slogan. Slogan che io non capivo e che, secondo me, neppure il popolo sovietico capiva. Gli dissi: 'Compagno Gorbaciov, parliamoci chiaro. Se ci sono dei cambiamenti in linea, diccelo, così possiamo anche noi rettificare il cammino. La vostra forza è la nostra forza, la vostra debolezza è la nostra debolezza.<ref name="Orizio"/>
*{{NDR|Su [[Michail Gorbačëv]]}} Altro che premio Nobel per la pace: armava i miei nemici e a parole mi blandiva. Smisi di telefonargli. Avevo capito che mentiva. Erano giorni molto difficili: noi non sapevamo più chi era l'amico e chi il nemico.<ref name="Orizio"/>
*Mio caro amico, Gorbaciov ha tradito il mondo intero, e non solo Menghistu. Ha distrutto il proprio paese e tutto il movimento internazionale socialista, comunista e nazionalista. È salito al potere dicendo che voleva combattere la corruzione all'interno del vecchio Pcus, dandosi arie di efficientista: invece voleva smantellare il sistema, altro che migliorarlo.<ref name="Orizio"/>
*Siamo stati tutti traditi da Gorbaciov: quel controrivoluzionario ha distrutto l'Unione Sovietica consegnando il mondo agli americani e rovesciando tutti gli equilibri.<ref name="Orizio"/>
*[[Fidel Castro|Fidel]] è molto pattriotico, molto rivoluzionario, molto onesto. Credo che il mondo non lo conosca bene: Fidel è molto umano. Molto umano. E con le poche risorse che ha la sua piccola Cuba ha fatto miracoli. Per lui ho davvero grande rispetto. Quanto alla Corea del Nord, beh, è un paese meraviglioso, è quasi da non credere cosa siano riusciti a costruire in così poco tempo. [[Kim Il-sung|Kim Il Sung]], nonostante la fama di cui godeva all'estero, era un uomo spiritosissimo, andavamo insieme in crociera e lui beveva, fumava, raccontava barzellette. Tutto il contrario del dittatore austero che immaginavate voi occidentali. Mi ha regalato una centrale elettrica, cantieri navali e consiglieri militari senza chiedere nulla in cambio.<ref name="Orizio"/>
*A [[Bettino Craxi]] sarò sempre grato per aver appoggiato il progetto agricolo nella valle del Tana Beles, un magnifico e generoso regalo italiano.<ref name="Orizio"/>
*Non è vero che sono rimasto indifferente di fronte alle carestie. Le dighe del Tana Beles e gli spostamenti delle popolazioni rurali li ho concepiti proprio per far sì che le carestie non si ripetessero più. La guerra non ero io a volerla; io mi ci sono trovato dentro e ho solo cercato di vincerla.<ref name="Orizio"/>
*[...] mi dispiace per i somali. Si sono fatti dividere in tribù nemiche.<ref name="Orizio"/>
*{{NDR|Sull'Etiopia di [[Meles Zenawi]]}} Il paese è ostaggio di una minoranza. È un paese tribalizzato. Come in tutta l'Africa, si retrocede verso il passato.<ref name="Orizio"/>
*{{NDR|Su [[Mohammed Siad Barre]]}} Lo conosco bene, anzi benissimo. È stato a lungo il mio peggior nemico. [...] Con Siad Barre ho provato a fare pace. Insieme avremmo potuto fare del gran bene alla nostra gente. Ma anche lui è stato tradito.<ref name="Orizio"/>
*Non sono mai stato un sostenitore dell'[[Albania]], [...] ma ho ammirato la disciplina e la risolutezza di quel governo.<ref name="Orizio"/>
*Amo l'Etiopia più della mia stessa vita.<ref name="Orizio"/>
*Ho costruito uno degli eserciti più potenti dell'Africa, ho costruito uno dei partiti meglio organizzati del mondo, ho difeso con i denti l'integrità territoriale del mio paese, eppure tutto questo è stato vano.<ref name="Orizio"/>
*La democrazia va bene in Europa. In Africa ci sono altre tradizioni. Guarda l'Etiopia di oggi: dicono di aver introdotto il pluralismo. Invece hanno reintrodotto il tribalismo. Ciascuno sta dalla parte della propria tribù o della propria religione, non dalla parte di un partito. Come in Sudan, in Ruanda, in Burundi, in Congo, in Kenia. Dappertutto. Il mondo vedrà in Africa guerre mai viste prima. Terribile guerre tribali.<ref name="Orizio"/>
*Come diciamo noi in Etiopia, il mondo insiste nel volerci regalare delle belle scarpe nuove. E noi dobbiamo adattare i nostri piedi a queste scarpe. Ma a volte le scarpe fanno così male che la gente le butta via. Capisce il paradosso? Invece di adattare le scarpe ai nostri piedi, voi occidentali ci chiedete l'opposto. In fondo, i sandali che offrivo io non erano poi da buttar via.<ref name="Orizio"/>
*{{NDR|Sulla guerra civile etiope}} Li combattemmo quando tentarono di smembrare lo Stato. Dovrei farmi perdonare per questo?
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*Condanniamo fermamente l'intensa campagna propagandistica contro il popolo del Vietnam sotto la copertura di accuse riguardo a «rifugiati vietnamiti».
:''We strongly condemn the intensive propaganda campaign against the people of Vietnam under the cover of allegations about 'Vietnamese refugees'.''
 
{{Int|Intervista di Riccardo Orizio|da Riccardo Orizio, ''Parola del diavolo. Sulle tracce degli ex dittatori'', Editori Laterza, RomaBari, 2002, pp. 55-76}}
*Hailé Selassié era vecchio, malato e nessuno lo amava. In passato aveva avuto idee progressiste e moderne, ma ormai aveva fatto il suo tempo. Non avevo nulla contro di lui sul piano personale, ma il popolo ci aveva chiesto di rovesciarlo e così io e i miei colleghi dell'esercito abbiamo fatto. Non potevamo salvarlo.<ref name="Orizio">Citato in Riccardo Orizio, ''Parola del diavolo. Sulle tracce degli ex dittatori'', Editori Laterza, RomaBari, 2002, pp. 55-76</ref>
*{{NDR|Su [[Haile Selassie]]}} Morì di morte naturale, credo. Certo, tra i miei uomini ce n'erano molti che avrebbero voluto ucciderlo con le proprie mani, perché avevano perso fratelli e padri per colpa sua.<ref name="Orizio"/>
*Ho aiutato e finanziato i guerriglieri dell'African National Congress di [[Nelson Mandela]] quando in Sudafrica c'era l'apartheid. Ero dalla loro parte quando ne avevano bisogno. Ora che ho bisogno io, dicono che non mi possono aiutare. Prima di partire da Harare mi avevano assicurato che non avrei avuto problemi perché viaggiavo per motivi sanitari e umanitari. Invece volevano consegnarmi all'Etiopia. [...] E pensare che gli uomini al governo oggi a Pretoria sono miei ex compagni, commilitoni, amici.<ref name="Orizio"/>
*{{NDR|Su [[Nelson Mandela]]}} Quando era in carcere lo ammiravo per la sua forza morale. Ora che è stato al governo non vedo i risultati. L'[[apartheid]], almeno in apparenza, non esiste più, ma nessuno capisce cosa stia facendo questo nuovo potere sudafricano.<ref name="Orizio"/>
*{{NDR|Su [[Robert Mugabe]]}} Ha aiutato le guerre di liberazione in tutto il continente.<ref name="Orizio"/>
*Sono solo un militare, ho fatto quello che ho fatto solo perché bisognava salvare il mio paese da tribalismo e feudalismo. Se ho fallito è solo perché mi hanno tradito. Il cosidetto genocidio è stato solo una giusta guerra in difesa della rivoluzione, di un sistema del quale hanno beneficato tutti.<ref name="Orizio"/>
*Ero sopravvissuto a nove tentativi di assassinarmi. Il paese era nel caos. Una classe sociale, quella lagata al passato, quella dei privilegiati, attaccava i lavoratori, che volevano progresso. Milioni di persone venivano nella capitale e chiedevano: 'O ci difendete o ci date le armi per diffenderci da soli'. Era una battaglia. Io non ho fatto altro che combatterla.<ref name="Orizio"/>
*Bussai alla porta degli americani, dicendo: 'Sono dalla vostra parte, tra i nostri due paesi c'è sempre stata amicizia, l'Etiopia ha perfino inviato truppe per combattere al vostro fianco nella [[guerra di Corea]]. Ora aiutateci a ricostruire e a svilupparci'. Loro mi risposero che erano troppo impegnati con il Vietnam e non erano interessati all'Africa dal punto di vista strategico. Bussai alla porta della Cina, e la risposta fu no. Allora andai a Mosca. C'era [[Leonid Il'ič Brežnev|Leonid Brežnev]], mi ricordo ancora benissimo quando mi abbracciò la prima volta al Cremlino. [...] Gli spiegai la situazione e lui mi rispose: 'Colonello, eccetto la bomba atomica, il mio paese è pronto a darle tutto ciò di cui crede di aver bisogno'. E così fu. L'Urss ci aiutò con i fatti e non solo con le parole. Da quel momento Brežnev divenne per me come un padre. Ci siamo visti altre dodici volte, sempre in Unione Sovietica. Ogni volta, prima di parlare dei nostri problemi, gli dicevo: 'Compagno Leonid, io sono tuo figlio, ti devo tutto'. E davvero sentivo che Brežnev era come un padre.<ref name="Orizio"/>
*{{NDR|Su [[Michail Gorbačëv]]}} Sembrava una persona perbene, onesto, devoto alla causa socialista. Mi dimostrava amicizia e calore. Poi, una volta salito al potere, nel 1985, iniziò a parlare di ''perestrojka'' e di ''glasnost''. A un certo punto io lo chiamai da Addis Abeba per fissare un appuntamento. Avevo bisogno di capire cosa stava succedendo. Andai a Mosca per domandargli cosa significavano quei due slogan. Slogan che io non capivo e che, secondo me, neppure il popolo sovietico capiva. Gli dissi: 'Compagno Gorbaciov, parliamoci chiaro. Se ci sono dei cambiamenti in linea, diccelo, così possiamo anche noi rettificare il cammino. La vostra forza è la nostra forza, la vostra debolezza è la nostra debolezza.<ref name="Orizio"/>
*{{NDR|Su [[Michail Gorbačëv]]}} Altro che premio Nobel per la pace: armava i miei nemici e a parole mi blandiva. Smisi di telefonargli. Avevo capito che mentiva. Erano giorni molto difficili: noi non sapevamo più chi era l'amico e chi il nemico.<ref name="Orizio"/>
*Mio caro amico, Gorbaciov ha tradito il mondo intero, e non solo Menghistu. Ha distrutto il proprio paese e tutto il movimento internazionale socialista, comunista e nazionalista. È salito al potere dicendo che voleva combattere la corruzione all'interno del vecchio Pcus, dandosi arie di efficientista: invece voleva smantellare il sistema, altro che migliorarlo.<ref name="Orizio"/>
*Siamo stati tutti traditi da Gorbaciov: quel controrivoluzionario ha distrutto l'Unione Sovietica consegnando il mondo agli americani e rovesciando tutti gli equilibri.<ref name="Orizio"/>
*[[Fidel Castro|Fidel]] è molto pattriotico, molto rivoluzionario, molto onesto. Credo che il mondo non lo conosca bene: Fidel è molto umano. Molto umano. E con le poche risorse che ha la sua piccola Cuba ha fatto miracoli. Per lui ho davvero grande rispetto. Quanto alla Corea del Nord, beh, è un paese meraviglioso, è quasi da non credere cosa siano riusciti a costruire in così poco tempo. [[Kim Il-sung|Kim Il Sung]], nonostante la fama di cui godeva all'estero, era un uomo spiritosissimo, andavamo insieme in crociera e lui beveva, fumava, raccontava barzellette. Tutto il contrario del dittatore austero che immaginavate voi occidentali. Mi ha regalato una centrale elettrica, cantieri navali e consiglieri militari senza chiedere nulla in cambio.<ref name="Orizio"/>
*A [[Bettino Craxi]] sarò sempre grato per aver appoggiato il progetto agricolo nella valle del Tana Beles, un magnifico e generoso regalo italiano.<ref name="Orizio"/>
*Non è vero che sono rimasto indifferente di fronte alle carestie. Le dighe del Tana Beles e gli spostamenti delle popolazioni rurali li ho concepiti proprio per far sì che le carestie non si ripetessero più. La guerra non ero io a volerla; io mi ci sono trovato dentro e ho solo cercato di vincerla.<ref name="Orizio"/>
*[...] mi dispiace per i somali. Si sono fatti dividere in tribù nemiche.<ref name="Orizio"/>
*{{NDR|Sull'Etiopia di [[Meles Zenawi]]}} Il paese è ostaggio di una minoranza. È un paese tribalizzato. Come in tutta l'Africa, si retrocede verso il passato.<ref name="Orizio"/>
*{{NDR|Su [[Mohammed Siad Barre]]}} Lo conosco bene, anzi benissimo. È stato a lungo il mio peggior nemico. [...] Con Siad Barre ho provato a fare pace. Insieme avremmo potuto fare del gran bene alla nostra gente. Ma anche lui è stato tradito.<ref name="Orizio"/>
*Non sono mai stato un sostenitore dell'[[Albania]], [...] ma ho ammirato la disciplina e la risolutezza di quel governo.<ref name="Orizio"/>
*Amo l'Etiopia più della mia stessa vita.<ref name="Orizio"/>
*Ho costruito uno degli eserciti più potenti dell'Africa, ho costruito uno dei partiti meglio organizzati del mondo, ho difeso con i denti l'integrità territoriale del mio paese, eppure tutto questo è stato vano.<ref name="Orizio"/>
*La democrazia va bene in Europa. In Africa ci sono altre tradizioni. Guarda l'Etiopia di oggi: dicono di aver introdotto il pluralismo. Invece hanno reintrodotto il tribalismo. Ciascuno sta dalla parte della propria tribù o della propria religione, non dalla parte di un partito. Come in Sudan, in Ruanda, in Burundi, in Congo, in Kenia. Dappertutto. Il mondo vedrà in Africa guerre mai viste prima. Terribile guerre tribali.<ref name="Orizio"/>
 
==Citazioni su Menghistu Hailè Mariàm==