Bashar al-Assad: differenze tra le versioni

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*[[Yasser Arafat|Arafat]] è un bugiardo, non fidatevi di Arafat, non confondete il sostegno a lui con il sostegno al popolo palestinese, per noi è un morto che cammina, lo vogliono morto gli israeliani, lo vogliono morto i palestinesi.<ref name=attaccaarafat>Citato in ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/02/21/assad-attacca-arafat-ormai-fuori-dai-giochi.html?ref=search Assad attacca Arafat Ormai è fuori dai giochi]'', ''la Repubblica'', 21 febbraio 2002.</ref>
*È mia responsabilità tutelare la sicurezza di questo Paese e garantirne la stabilità. Questo rimane il pensiero dominante nella mia mente, il sentimento nel mio cuore.<ref name=parlamento>Citato in ''[http://www.voltairenet.org/article169269.html Discorso al Parlamento siriano del Presidente Bashar al-Assad]'', ''Voltairenet.org'', 30 marzo 2011.</ref>
*La Siria non è isolata rispetto a quanto sta accadendo nel mondo arabo. Noi siamo parte di questa regione. Noi la influenziamo e ne siamo a nostra volta influenzati, ma allo stesso tempo non siamo una copia di altri paesi. Nessun paese è esattamente come qualunque altro. Noi, in Siria, abbiamo caratteristiche che ci distinguono da tutti gli altri, dal punto di vista interno ed esterno.<ref name=parlamento/>
*La nostra politica estera si basa sull’attaccamento ai nostri diritti nazionali e a quelli panarabi, sull’indipendenza, sul sostegno alla resistenza araba quando è in atto un’occupazione. Il legame tra politica interna ed estera è sempre stato il cittadino siriano. Quando il cittadino siriano non è più il cuore della politica interna ed estera, ci troviamo davanti a una deviazione, e diventa compito delle istituzioni del Paese correggere questa deviazione.<ref name=parlamento/>
*Quando sei nel mezzo di una battaglia, tu sai chi è il tuo nemico, ne conosci i piani. Ma quando è finita, non sai quello che il nemico sta preparando. Così, dopo ogni successo dobbiamo lavorare duramente per difendere la vittoria e proteggerci da ogni cospirazione che potrebbe covare contro di noi nel mondo esterno. E sono sicuro che voi tutti sapete che la Siria sta fronteggiando un grande complotto i cui tentacoli si estendono da alcuni paesi stranieri, vicini e lontani, nonché dall'interno. Un piano che ha sfruttato la tempistica, se non la forma, di ciò che sta accadendo in altri paesi arabi.<ref name=parlamento/>
*La maggior parte del popolo siriano ha qualche bisogno insoddisfatto, e noi tutti siamo qui a discutere, criticare, confrontarci, perché non abbiamo ancora risolto molti dei bisogni del popolo siriano. Ma la sedizione si è infiltrata tra gli altri due fattori, ha iniziato a guidarli e a nascondersi sotto di essi.<ref name=parlamento/>
*In linea di principio, noi sosteniamo le riforme e veniamo incontro ai bisogni del popolo. Questo è il dovere dello Stato. Ma non possiamo sostenere la sedizione!<ref name=parlamento/>
*Ora, nessuno può difendere la patria e allo stesso tempo cospirare contro di essa. Questo è impossibile e inaccettabile.<ref name=parlamento/>
*Gli Stati Uniti volevano imporci riforme e democrazia. Noi ci siamo opposti a questo progetto, al vertice arabo, ed è fallito.<ref name=parlamento/>
*Abbattere la sedizione è un dovere nazionale, morale e religioso, e tutti coloro che possono essere parte della soluzione non possono sostenere il problema. Il Sacro Corano dice: «La sedizione è peggio dell’omicidio», così tutti coloro che volontariamente o involontariamente vi contribuiscono, si rendono complici dell’uccisione della Patria. Non c’è spazio alcuno per il compromesso o per evitare di schierarsi. La posta in gioco è la Patria. È in atto una grande cospirazione. Non siamo in cerca di battaglie. Il popolo siriano è pacifico, ama gli altri, tuttavia mai ha esitato nella difesa delle proprie cause, interessi e principi. E se saremo costretti alla battaglia, così sia.<ref name=parlamento/>
*Le rivoluzioni hanno bisogno di un leader, sono costruite sul pensiero e la scienza, non sull’ignoranza, fanno avanzare il Paese, diffondono la luce sulla società. La vera rivoluzione è una rivoluzione del popolo, gli importatori di rivoluzione dall’estero non la devono imporre al popolo.<ref name=universitadamasco>Citato in ''[http://www.lintellettualedissidente.it/rassegna-stampa/il-discorso-di-bashar-al-assad-alluniversita-di-damasco/ Il discorso di Bashar Al Assad all'università di Damasco]'', ''Lintellettualedissidente.it'', 13 gennaio 2013.</ref>
*Che cosa sta succedendo all’interno è chiaro. All’estero, ci sono quelli che cercano di dividere Siria e cercano di indebolirla.<ref name=universitadamasco/>
*I vicini di casa sono venuti dal popolo siriano per indebolirlo e dominarlo … Ma la Siria e la sua gente sono più forte e più solida e hanno promesso loro che non dimenticheremo.<ref name=universitadamasco/>
*La lotta è contro il terrorismo e non ci fermeremo fino a quando non ce ne sarà più in Siria.<ref name=universitadamasco/>
*Non abbiamo bisogno di qualcuno che ci dica cosa fare in casa nostra, siamo un paese di migliaia di anni e sappiamo come gestire i nostri affari.<ref name=universitadamasco/>
*La [[primavera araba]] è come una bolla di sapone.<ref name=universitadamasco/>
*{{NDR|Sul possibile intervento militare congiunto in Siria di Francia, Regno Unito e Stati Uniti d'America nella [[Guerra civile siriana]]}} È uno scontro storico e ne usciremo vincitori. Un attacco alla Siria rafforzerà i nostri animi. La Siria si difenderà da ogni aggressione straniera.<ref name=navi>Citato in ''[http://www.lastampa.it/2013/08/29/esteri/siria-parigi-trovare-soluzione-politica-navi-da-guerra-in-arrivo-nel-mediterraneo-DX7qQXwdQeq0q60m6rfqLK/pagina.html Siria, Gb: blitz legale anche senza Onu. Assad: "Un'aggressione ci rafforzerà"]'', ''Lastampa.it'', 29 agosto 2013.</ref>
*{{NDR|Sul possibile intervento militare congiunto in Siria di Francia, Regno Unito e Stati Uniti d'America nella Guerra civile siriana}} Fin dall'inizio della crisi, siamo sempre stati sicuri che sarebbe arrivato il momento in cui il vero nemico avrebbe mostrato il suo volto intervenendo nel nostro Paese.<ref name=navi/>
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*Il problema dell'Europa è che non vuole che la si aiuti. Gli ufficiali e i governi lavorano contro i loro interessi e gli interessi dei loro cittadini. Supportano il terrorismo nella nostra regione e aiutano il terrorismo ad attaccare l'Europa. Come posso aiutarli? Se non hai buone politiche prima dell'intelligence, non puoi raggiungere alcun risultato attraverso l'intelligence e le azioni militari.
*Se guardi la Siria non solamente oggi o negli ultimi due giorni, ma nell'ultimo secolo, puoi notare come sia sempre stata diversificata. È sempre stata un ''melting pot'' di religioni e di etnie. Senza questa diversità non ci sarebbe la Siria. Parlo ovviamente della Siria come società prima della guerra. A causa di questo conflitto ci sono stati diversi cambiamenti demografici, soprattutto in seguito allo spostamento delle persone all'interno o all'esterno della nazione. Dopo la guerra, la maggioranza dei siriani tornerà in patria e la Siria rinascerà perché finora non è ancora svanita. Questa guerra, inoltre, ha unito tanti siriani che hanno imparato moltissime lezioni. Se non ci accettiamo reciprocamente, se non ci rispettiamo reciprocamente, non possiamo avere una società unita e, così facendo, la Siria non rinascerà. Credo di non dovere solo parlare della rinascita della Siria, ma sento che, se non ci sarà più il terrorismo, la società civile sarà più forte di quella di prima del conflitto, anche grazie alle lezioni che abbiamo imparato.<ref name=ilgiornale/>
 
{{Int|Discorso al Parlamento siriano|da ''[http://www.voltairenet.org/article169269.html Discorso al Parlamento siriano del Presidente Bashar al-Assad]'', ''Voltairenet.org'', 30 marzo 2011}}
*È mia responsabilità tutelare la sicurezza di questo Paese e garantirne la stabilità. Questo rimane il pensiero dominante nella mia mente, il sentimento nel mio cuore.<ref name=parlamento>Citato in ''[http://www.voltairenet.org/article169269.html Discorso al Parlamento siriano del Presidente Bashar al-Assad]'', ''Voltairenet.org'', 30 marzo 2011.</ref>
*La Siria non è isolata rispetto a quanto sta accadendo nel mondo arabo. Noi siamo parte di questa regione. Noi la influenziamo e ne siamo a nostra volta influenzati, ma allo stesso tempo non siamo una copia di altri paesi. Nessun paese è esattamente come qualunque altro. Noi, in Siria, abbiamo caratteristiche che ci distinguono da tutti gli altri, dal punto di vista interno ed esterno.<ref name=parlamento/>
*La nostra politica estera si basa sull’attaccamento ai nostri diritti nazionali e a quelli panarabi, sull’indipendenza, sul sostegno alla resistenza araba quando è in atto un’occupazione. Il legame tra politica interna ed estera è sempre stato il cittadino siriano. Quando il cittadino siriano non è più il cuore della politica interna ed estera, ci troviamo davanti a una deviazione, e diventa compito delle istituzioni del Paese correggere questa deviazione.<ref name=parlamento/>
*Quando sei nel mezzo di una battaglia, tu sai chi è il tuo nemico, ne conosci i piani. Ma quando è finita, non sai quello che il nemico sta preparando. Così, dopo ogni successo dobbiamo lavorare duramente per difendere la vittoria e proteggerci da ogni cospirazione che potrebbe covare contro di noi nel mondo esterno. E sono sicuro che voi tutti sapete che la Siria sta fronteggiando un grande complotto i cui tentacoli si estendono da alcuni paesi stranieri, vicini e lontani, nonché dall'interno. Un piano che ha sfruttato la tempistica, se non la forma, di ciò che sta accadendo in altri paesi arabi.<ref name=parlamento/>
*La maggior parte del popolo siriano ha qualche bisogno insoddisfatto, e noi tutti siamo qui a discutere, criticare, confrontarci, perché non abbiamo ancora risolto molti dei bisogni del popolo siriano. Ma la sedizione si è infiltrata tra gli altri due fattori, ha iniziato a guidarli e a nascondersi sotto di essi.<ref name=parlamento/>
*In linea di principio, noi sosteniamo le riforme e veniamo incontro ai bisogni del popolo. Questo è il dovere dello Stato. Ma non possiamo sostenere la sedizione!<ref name=parlamento/>
*Ora, nessuno può difendere la patria e allo stesso tempo cospirare contro di essa. Questo è impossibile e inaccettabile.<ref name=parlamento/>
*Gli Stati Uniti volevano imporci riforme e democrazia. Noi ci siamo opposti a questo progetto, al vertice arabo, ed è fallito.<ref name=parlamento/>
*Abbattere la sedizione è un dovere nazionale, morale e religioso, e tutti coloro che possono essere parte della soluzione non possono sostenere il problema. Il Sacro Corano dice: «La sedizione è peggio dell’omicidio», così tutti coloro che volontariamente o involontariamente vi contribuiscono, si rendono complici dell’uccisione della Patria. Non c’è spazio alcuno per il compromesso o per evitare di schierarsi. La posta in gioco è la Patria. È in atto una grande cospirazione. Non siamo in cerca di battaglie. Il popolo siriano è pacifico, ama gli altri, tuttavia mai ha esitato nella difesa delle proprie cause, interessi e principi. E se saremo costretti alla battaglia, così sia.<ref name=parlamento/>
 
{{Int|Discorso all'università di Damasco|da ''[http://www.lintellettualedissidente.it/rassegna-stampa/il-discorso-di-bashar-al-assad-alluniversita-di-damasco/ Il discorso di Bashar Al Assad all'università di Damasco]'', ''Lintellettualedissidente.it'', 13 gennaio 2013}}
*Le rivoluzioni hanno bisogno di un leader, sono costruite sul pensiero e la scienza, non sull’ignoranza, fanno avanzare il Paese, diffondono la luce sulla società. La vera rivoluzione è una rivoluzione del popolo, gli importatori di rivoluzione dall’estero non la devono imporre al popolo.<ref name=universitadamasco>Citato in ''[http://www.lintellettualedissidente.it/rassegna-stampa/il-discorso-di-bashar-al-assad-alluniversita-di-damasco/ Il discorso di Bashar Al Assad all'università di Damasco]'', ''Lintellettualedissidente.it'', 13 gennaio 2013.</ref>
*Che cosa sta succedendo all’interno è chiaro. All’estero, ci sono quelli che cercano di dividere Siria e cercano di indebolirla.<ref name=universitadamasco/>
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{{Int|Intervista di ''Rainews24''|da ''[http://www.rainews.it/dl/rainews/media/intervista-in-esclusiva-Monica-Maggioni-presidente-siriano-Bashar-al-Assad-cbb4acd8-5af8-45e3-815b-3cc5d05eda4d.html L'intervista in esclusiva di Monica Maggioni al presidente siriano Bashar al-Assad]'', ''Rainews24.it'', 13 marzo 2014}}