Paola Turci: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Paola Turci==
{{cronologico}}
*Io non ho avuto modelli di riferimento: non riesco a essere uguale a qualcun altro però ascolto, m'innamoro, seguo, apprezzo...<ref name="Gedda">Dall'intervista di Alberto Gedda, ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,21/articleid,1313_02_1989_0081_0021_19343507/ La Turci, finalmente «grande», il suo segreto è la semplicità]'', ''Stampa Sera'', 23 marzo 1989, p. 21</ref>
*Penso che, sinché farò questo mestiere, non potrò avere figli [...]: non è possibile essere [[Madre|madri]] ''part-time'' poiché la [[musica]] ti coinvolge troppo.<ref name="Gedda"/>
*{{NDR|Sul debutto al [[Festival della Canzone Italiana di Sanremo|Festival di Sanremo]] nel 1986}} Mi sembrava di avere di fronte un oceano di gente. Tutti lì in silenzio, pronti a giudicarmi. In quei momenti credevo di essere piccolissima, ma allo stesso tempo mi rendevo conto che proprio quel palcoscenico mi stava dando l'opportunità di crescere.<ref name="Bianchi">Dall'intervista di Stefano Bianchi, ''Una chitarra per amica'', ''Tutto Musica e Spettacolo'', 1989, pp. 52-57.</ref>
*I suoni acustici del folk, così pieni di naturalezza, mi permettono di descrivere le cose con estrema spontaneità. Di mettere in giusto risalto problemi come l'inutilità della [[guerra]] e della [[violenza]], fisica ma anche morale, nei confronti della gente e dei [[Bambino|bambini]] in particolare.<ref name="Bianchi"/>
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*Quando sono salita sul palco, la prima volta dopo l'incidente, e mi sono trovata davanti trentamila persone, ho avuto un momento di smarrimento. Sono tutti qui per vedere com'è combinata la mia faccia, ho pensato; e forse era anche vero, ma dopo un po', soddisfatta la curiosità, dal pubblico mi è arrivato il consueto affetto. Anche perché io non ho cambiato nulla del mio modo di stare sul palco, anzi, ho più grinta, più entusiasmo, più voglia di vivere, senz'altro.<ref>Dall'intervista di Laura Putti, ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/10/03/turci-il-coraggio-di-ricominciare.html Turci, il coraggio di ricominciare]'', ''la Repubblica'', 3 ottobre 1993.</ref>
*{{NDR|Sulla [[Festa de l'Unità]]}} Manifestazioni come questa sono patrimonio della nostra tradizione culturale, perciò è giusto parteciparvi e incentivarle.<ref>Dall'intervista di Giusy La Piana, ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/09/25/di-comune-accordo-tre-cantautori-al-giardino.html "Di comune accordo" i tre cantautori al Giardino Inglese]'', ''la Repubblica'', 25 settembre 2007.</ref>
*Sono stata probabilmente una delle prime [[Donna|donne]] a voler lavorare sulla [[canzone]] d'autore, su una canzone che avesse un peso, una motivazione, e non fosse semplicemente un brano da jukebox, senza nulla togliere a questo mitico oggetto della cultura musicale. Sono cresciuta con il jukebox, ascoltavo i pezzi di [[Mina (cantante)|Mina]], [[Ornella Vanoni]]; ho adorato gli interpreti e i cantautori fin da piccola e ho sempre pensato che la [[musica]] fosse qualcosa di serio e importante.<ref name="D'Amico">Dall'intervista di Fortunato D'Amico, ''[https://www.lastampa.it/2014/03/17/blogs/culturanatura/il-festival-di-sanremo-e-le-donne-intervista-a-marina-rei-paola-turci-vittorio-cosma-MQ2KOVkglVTK6GPdO6fdgN/pagina.html Il Festival di Sanremo e le donne... intervista a Marina Rei, Paola Turci, Vittorio Cosma]'', ''Lastampa.it'', 17 marzo 2014.</ref>
*{{NDR|«Come hanno contribuito le donne a cambiare la canzone d'autore italiana?»}} Credo che le donne che hanno intrapreso un tipo di percorso come il mio, hanno anche rifiutato il pezzo facile e il ritornello. Abbiamo evitato la frequentazione di certi ambienti, non per snobbismo ma proprio perchè non era ciò che volevano promuovere. Abbiamo rinunciato ai successi cosiddetti facili, quelli dell'[[estate]].<ref name="D'Amico"/>
*Mi sono ritrovata a [[Lourdes]], da [[Ateismo|atea]], profondamente atea. Quando mi hanno detto di andare a [[Eucaristia|messa]] ho detto lasciate perdere, non fa per me. E invece lì è cominciato qualcosa di inspiegabile: non ho avuto visioni, ma mi sono bagnata nell'acqua e ho sentito qualcosa. Questo è un altro di quei temi che ho fatto sempre difficoltà a confessare: oggi io credo, anche se non vado a messa, non pratico, ma [[Credere|credo]].<ref>Da ''Verissimo – Tutti i colori della cronaca'', ''Canale 5'', 9 maggio 2015; citato in ''[http://www.vanityfair.it/people/italia/15/05/10/paola-turci-incidente-stradale Paola Turci: «L'incidente stradale mi ha donato la fede»]'', ''Vanityfair.it'', 10 maggio 2015.</ref>