J. K. Rowling: differenze tra le versioni

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*No. Sei un uomo molto più coraggioso di Igor Karkaroff. Sai, a volte credo che lo Smistamento avvenga troppo presto. (Silente a Piton: cap. 33)
*{{NDR|Dialogo tra Severus Piton e Albus Silente, Piton parla di Harry}}<br/>Silente aprì gli occhi. Piton era sconvolto.<br/>«L'hai tenuto in vita perché possa morire al momento giusto?»<br/>«Non esserne stupito Severus. Quanti uomini e donne hai visto morire?» <br/>«Di recente, solo quelli che non sono riuscito a salvare» rispose Piton. Si alzò. «Tu mi hai usato [...] Ho fatto la spia per te, ho mentito per te, ho corso rischi mortali per te. Credevo che servisse a proteggere il figlio di Lily Potter. Adesso mi dici che l'hai allevato come una bestia da macello...»<br/> «Ma è commovente, Severus» osservò Silente, serio.«Ti sei affezionato al ragazzo, dopotutto?»<br/>«A ''lui''?» Urlò Piton «Expecto Patronum!»<br/> Dalla punta della sua bacchetta affiorò la cerva d'argento: atterrò sul pavimento dell'ufficio, fece un balzo e si tuffò fuori dalla finestra. Silente la guardò volar via e quando il suo bagliore argenteo svanì si rivolse a Piton, con gli occhi pieni di lacrime.<br/>«Dopo tutto questo tempo?»<br/>«Sempre» rispose Piton. (cap. 33)
*«Un momento!» fece Ron, brusco. «Abbiamo dimenticato qualcuno!»<br>«Chi?» chiese Hermione.<br>«Gli elfi domestici, saranno tutti giù in cucina, no?»<br>«Vuoi dire che dobbiamo farli combattere?» domandò Harry.<br>«No» rispose Ron, serio. «Dobbiamo farli andar via. Non vogliamo altri Dobby, no? Non possiamo chiedergli di morire per noi...»<br>Le zanne del Basilisco caddero con un gran fragore dalle braccia di Hermione. Corse da Ron, lo abbracciò e lo baciò sulla bocca. Ron gettò via le zanne e il manico di scopa e rispose con tanto entusiasmo che sollevò Hermione da terra.<br>«Vi pare il momento?» gemette Harry debolmente. Ma quando non successe nulla, anzi Ron e Hermione si strinsero più forte e cominciarono a dondolare sul posto, alzò la voce. «Ehi! C'è una guerra là fuori!»<br>Ron e Hermione si separarono, ma rimasero abbracciati.<br>«Lo so, Harry» ribbattèribattè Ron, con l'aria di chi è appena stato colpito da un Bolide, «quindi ora o mai più, no?» (p. 575)
*Voleva essere fermato, portato indietro, a casa...<br />Ma ''era'' a casa. Hogwarts era la prima e la migliore casa che avesse conosciuto. Lui e Voldemort e Piton, i ragazzi abbandonati, avevano tutti trovato una casa lì... (cap. 34, p. 640)
*«E la sua conoscenza è rimasta terribilmente lacunosa, Harry! Ciò che Voldemort non ritiene importante, non si dà la pena di comprenderlo. Di elfi domestici e storie per bambini, di amore, fedeltà e innocenza Voldemort non sa e non capisce niente. ''Niente.'' Che tutti hanno un potere che va oltre il suo, oltre la portata di qualunque magia, è una verità che non ha mai afferrato.<br />«Ha preso il tuo sangue convinto che l'avrebbe rafforzato. Ha accolto nel suo corpo una minuscola parte dell'incantesimo che tua madre aveva imposto su di te quando morì per te. Il suo corpo tiene vivo il sacrificio di Lily, e finché quell'incantesimo sopravvive, sopravvivi anche tu, e sopravvive l'ultima speranza di Voldemort per se stesso». (cap. 35, p. 652)