Musica: differenze tra le versioni

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*Amo la musica sopra tutte le arti. Essa comincia dove la parola finisce: è la lingua universale di tutti i cuori che amano e dolorano sulla terra (e che altro è la vita se non amore e dolore?) ci solleva dalla realtà grigia all'impero sterminato e luminoso dei sogni; ci dà il sentimento e la nostalgia dell'Infinito. ([[Mario Rapisardi]])
*Ascoltando una musica calma e malinconica, quando, nell'isolamento di una malattia, il nostro passato si riduce a pura materia di contemplazione, siamo come trasportati in un senso dell'esistenza alto e rarefatto. E in esso è qualcosa di una giustizia austera e tuttavia compassionevole, che toglie ogni cruccio al ricordo delle nostre sconfitte, e amorosamente ci distacca dai nostri stessi desideri. ([[Emilio Cecchi]])
*{{NDR|«La musica è terapeutica?»}} Assolutamente, è una [[medicina]], un rifugio, un faro, una compagnia. ([[Paola Turci]])
 
*Avevo ventitré anni e mi guadagnavo da vivere suonando: c'è una ragione se lo chiamano SUONARE<ref>Gioco di parole intraducibile tra i due significati del verbo inglese «play», che in inglese può voler dire sia "suonare" che "giocare".</ref> e non lavorare! Ho lasciato abbastanza sudore sui palchi di tutto il mondo da riempire almeno uno dei sette mari, e sono più di quarant'anni che spingo me stesso e la mia band fino al limite e oltre. Lo facciamo ancora oggi, ma è sempre «suonare», un piacere e un privilegio quotidiano che ti riempie di vita, gioia e sudore, che ti massacra i muscoli e la voce, che ti schiarisce la mente, ti sfinisce e ti rinvigorisce l'anima, una catarsi. Puoi cantare dell'infelicità tua e del mondo, puoi raccontare le esperienze più devastanti, ma se riesci a farlo davanti a tante anime riunite la malinconia svanisce, qualche raggio di sole filtra, tu continui a respirare e ti senti sollevato. Non si può spiegare, solo provare. È una ragione di vita, e in tempi nei quali mi era difficile entrare in contatto con gli altri era l'ancora di salvezza che mi legava al resto dell'umanità. Può essere dura? Certo. Ce l'hanno tutti l'energia psicofisica necessaria? No. Ci sono serate nelle quali non hai voglia di salire sul palco? Sì. Eppure, in quelle serate, arriva ''sempre'' un momento in cui accade qualcosa: la band che spicca il volo, un volto che si illumina fra il pubblico, qualcuno che canta a occhi chiusi le tue parole, e all'improvviso ecco che la musica, la tua ragione di vita, ricomincia a farti sentire una cosa sola con gli altri. ([[Bruce Springsteen]], ''[[Born to Run (autobiografia)|Born to Run]]'')
*''Che sia musica soave | spirti rei negar nol ponno | Se negli occhi a chi non l'have – | introduce un dolce sonno.'' ([[Alessandro Scarlatti]])