Franco Cardini: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Aggiunte le due citazioni precedentemente presenti sulla pagina Wikipedia di Franco Cardini, più un'altra, tratta da un suo libro pubblicato recentemente. |
aggiungo cit. tolta da wikipedia |
||
Riga 5:
*È vero che c'era già un distacco tra il nord e il sud, ma è non meno vero che l'unità d'Italia si è creata paradossalmente accentuando questo distacco. Il decollo vero industriale del nord è avvenuto col danaro e con la forza lavoro del sud e questo divario si è addirittura ampliato. La lotta contro il [[brigantaggio]] è stata qualche cosa di orribile. Il regio esercito, i regi carabinieri, i regi bersaglieri si sono comportati veramente come un esercito coloniale. E queste cose vanno dette, vanno insegnate a scuola. (da ''L'Italia è un Paese?'', puntata trasmessa da TV7 il 5 dicembre 2008)
*{{NDR|[[Costanzo Preve]]}} [...] filosofo di profonda, rigorosa e severa formazione, è d'altro canto cittadino che sa bene quanto il coraggio civico, lungi dall'essere una virtù, sia semplicemente un dovere; e che lo studio non può mai essere un alibi per nasconderci in ben curati giardinetti interiori mentre, intorno a noi, si scatenano il ferro e il fuoco. (dalla prefazione al libro ''Verità e relativismo'' di Costanzo Preve, Alpina, Torino, 2006)
*Il [[Teoria del complotto|Grande Complotto]], si può esserne (quasi) certi, non esiste; non c'è alcuna Tavola (né rotonda, né di altre forme geometriche) attorno alla quale seggano Superiori Sconosciuti. Ma disegni e programmi formulati per seguire interessi particolari di lobbies e di corporations da personaggi e da gruppi che contano al di fuori e al di sopra della legalità interna e internazionale: questi sì, ce ne sono parecchi; per quanto si cerchi in tutti i modi al livello di mass media di non farne trapelare esistenza ed attività. [...] In altri termini, ci si potrebbe chiedere quale sia il rapporto fra l'effettivo potere detenuto e gestito, oggi, dal governo degli [[Stati Uniti d'America]] e il processo di [[globalizzazione]]. Ma in questi termini la domanda è mal posta. La vera e fondamentale questione è un'altra: quali sono le forze reali che sostengono, in parte controllano e in parte direttamente costituiscono il governo degli Stati Uniti d'America? Di quale potere sovrano esso è rappresentante, di quale sovrana volontà esso è l'esecutore, al di là delle forme giuridiche preposte a legittimarlo? È sua la detenzione del potere ''imperiale''? Oppure dietro ad esso come dietro ad altre forze, attualmente ''in presenza'' nel mondo, si cela un ''impero invisibile'' che in realtà è irresponsabile – nel senso etimologico del termine: che cioè non è responsabile, non deve rispondere delle sue azioni perché nessuno è in grado di chiamarlo a risponderne – dinanzi ai suoi sudditi, che neppure sanno (o, almeno, non con chiarezza) di esser tali? (da ''Astrea e i Titani. Le lobbies americane alla conquista del mondo'' [2003], pp. 137-158, Roma-Bari, Laterza, 2005)
*La nuova primavera coranica, alla quale stiamo assistendo in questi anni, è una benedizione per il mondo: anche, e soprattutto, per le altre due fedi abramiche. La [[Modernità]] occidentale ha provocato un dilagare dell'agnosticismo e dell'ateismo che peraltro ha messo in crisi la fede in Dio, ma non ha affatto debellato forme di paganesimo che sono risorte [...] I credenti nel Dio di Abramo di tutto il mondo non possono che salutare nel rinascimento musulmano -al di là dei fenomeni politici che lo accompagnano ma che restano solo equivocamente collegati a esso- una riscossa della fede che solo alcuni lustri or sono era insperabile. [...] I fedeli non possono che guardare con speranza e fiducia a ogni luogo nel quale si adori e si preghi Iddio onnipotente, Creatore del Cielo e della Terra, e si rinsaldi giorno per giorno il patto che Egli ha stipulato con Abramo e al quale è rimasto fedele. Il Dio di Abramo, di Mosè, di Gesù e di Muhammad. (dalla prefazione a ''Il Corano'' curato da Hamza Piccardo, Newton & Compton, 2003)
*Nella [[festa]] [...] l'arcano diventa quotidiano, il mistero diventa visibile. Chi ha detto che non c'è più posto per il mito? (da [http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/giornale/CFI0415092/1980/n.343/3 ''Il simbolo del Centro del Mondo''], ''Il Tempo'', 22 dicembre 1980)
|