Pelé: differenze tra le versioni

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→‎Citazioni su Pelé: Rino Marchesi
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*{{NDR|In risposta a [[Pelé]], chi lo definì «mal esempio» nel 2009}} Non so, egli debuttò con un ragazzo, quindi non so cosa è buon esempio o mal esempio. ([[Diego Armando Maradona]])
*Mi no credevo che un omo podessi far questo. ([[Nereo Rocco]])
*Pelé era così bravo che non veniva neanche voglia di picchiarlo. E poi quella volta lì, a Milano, {{NDR|riferito a un Italia-Brasile del 1963}} aveva una caviglia in disordine. Ma doveva giocare. La tariffa del Santos era: 50mila dollari con Pelé dall'inizio, 10mila senza Pelé. ([[Giovanni Trapattoni]])
[[Immagine:Pelé Schiphol 1962.jpg|thumb|Pelè nel 1962]]
*Pelé, leggenda vivente, nasce in Brasile ma è universale. [...] Il suo corpo si muoveva a tempo con un ritmo atavico e negro, che si adattava armoniosamente al movimento capriccioso della sfera. Le sue qualità muscolari gli permettevano di compiere qualsiasi prodezza; non sapremo mai, per esempio, se Pelé saliva dalla terra o scendeva dal cielo per colpire il pallone in piena fronte con il portiere come vittima e la rete come destinazione finale. Un'altra possibilità era che addomesticasse il pallone con il petto, atterrasse con i piedi a terra, e solo dopo aver atteso un paio di secondi, scegliesse un angolo dove segnare il gol. Sappiamo, questo sì, che il pallone era dalla sua parte, che esisteva un patto di mutua lealtà, di obbedienza. ([[Jorge Valdano]])
[[ImmagineFile:Pelé Schiphol 1962.jpg|thumb|Pelè nel 1962]]
 
*Pelé era così bravo che non veniva neanche voglia di picchiarlo. E poi quella volta lì, a Milano, {{NDR|riferito a un Italia-Brasile del 1963}} aveva una caviglia in disordine. Ma doveva giocare. La tariffa del Santos era: 50mila dollari con Pelé dall'inizio, 10mila senza Pelé. ([[Giovanni Trapattoni]])
*Pelé lasciamolo da parte. È di un altro mondo: aveva destro, sinistro e una gran testa, in tutti i sensi. E aveva anche una specie di fluido magico proprio dei grandi campioni: la palla tornava sempre a lui, non si sa come. ([[Dirceu]])
*Pelè vede il gioco suo e dei compagni: lascia duettare in affondo chi assume l'iniziativa dell'attacco e, scattando a fior d'erba, arriva a concludere. Mettete tutti gli assi che conoscete in negativo, poneteli uno sull'altro: stampate: esce una faccia nera, non cafra: un par di cosce ipertrofiche e un tronco nel quale stanno due polmoni e un cuore perfetti: è Pelè. Ma ce ne vogliono molti, di assi che conoscete, per fare quel mostro di coordinazione, velocità, potenza, ritmo, sincronismo, scioltezza e precisione. ([[Gianni Brera]])
*Si può dire che Maradona, Pelè e Di Stefano equivalgano a Bach, Mozart e Beethoven. Sono i fuori categoria. Dopo di che si può tranquillamente parlare di calciatori bravi, anzi bravissimi: Causio, Tardelli, Maldini, Riva. ([[Rino Marchesi]])