Federico Chabod: differenze tra le versioni

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*Ci si abitua, e la forza dell'abitudine è grande; essa porta ad accettare quel che non si può distruggere. (II, II, II; 1961, p. 82)
*È la legge fatale delle dittature: il successo all'esterno destinato a compensare la perdita della libertà all'interno. (II, II, III; 1961, p. 91)
*[...], mi sembra piuttosto arduo sostenere che la guerra è stata decisa per le pressioni della classe industriale. Che essa ne abbia tratto un vantaggio, è evidente; ma affermare che fu la speranza di quei guadagni a far scoppiare la [[guerra d'Etiopia]] significa andare troppo lontano. L'origine della guerra – occorre ripeterlo – è di natura politica. (II, II, III; 1961, pp. 92-93)
*La legislazione razziale (segno certo che l'Italia fascita è ormai al rimorchio della Germania hitleriana, dove la lotta tra la Chiesa cattolica e lo Stato continua incessante dal 1933) provoca cosí (come di recente ha osservato un eminente storico, A. C. Jemolo) la grande frattura tra Chiesa e Stato, fra l'opinione cattolica e il regime fascista. (II, II, III; 1961, p. 96)
*[...] tutte le classi sociali parteciparono alla Resistenza. (III, I, III; 1961, p. 130)