Lorenzo Milani: differenze tra le versioni

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→‎Citazioni: per scrivere non occorre né genio né personalità
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*Quando si sente il cardinal [[Ernesto Ruffini|Ruffini]] lodare il regime spagnolo, verrebbe voglia di dirgli che un dittatore sanguinario<ref>[[Francisco Franco]].</ref> o un governante incapace fa più male alla Chiesa quando la protegge che quando la combatte. (a Nicola Pistelli direttore di «Politica» - Firenze, Barbiana, 8 agosto 1959, p. 131)
*Stasera ho provato a mettere un disco di Beethoven per vedere se posso ritornare al mio mondo e alla mia razza e sabato far dire a Rino: «Stasera il Priore non riceve perché sta ascoltando un disco». Volevo anche scrivere sulla porta "I don't care più", ma invece "me ne care" ancora molto. (a Francuccio Gesualdi - Tripoli, Barbiana, 4 aprile 1967, pp. 320-321)
*{{NDR|Riferendosi a ''Lettera a una professoressa'', firmata collettivamente «Scuola di Barbiana»}} [...] non voglio morire signore cioè autore di libro, ma con la gioia che qualcuno ha capito che per scrivere non occorre né genio né personalità perché ci sono regole oggettive che valgono per tutti e per sempre e l'opera è tanto più arte quanto più le segue e s'avvicina al vero. Così la classe operaia saprà scrivere meglio di quella borghese. È per questo che io ho speso la mia vita e non per farmi incensare dai borghesi come uno di loro. O peggio per far dire ai maliziosi che ho fatto firmare ai ragazzi per evitare le complicazioni dell'''imprimatur''. (a Giorgio Pecorini - Milano, Barbiana, 7 aprile 1967, p. 323)
 
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