Richard Adams: differenze tra le versioni

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→‎La valle dell'orso: queste sono molto ripetitive, bastano le altre
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===[[Incipit]]===
Nonostante la secca calura di tarda estate, nella grande foresta non v'era mai silenzio. Raso terra – il suolo spoglio e molle era coperto di rami caduti, fuscelli, foglie marce nereggianti come cenere – un rumorio fluiva senza tregua. Come un fuoco che, ardendo con assiduo crepitio, ogni tanto scoppietta – quando un nodo del legno s'infiamma o un ciocco ruzzola fra le braci – così, nella foresta, appié degli alberi, le ore trascorrevano nella penombra fra stormire di fronde e tonfi e schianti, intermittenti sospiri della brezza, fruscii di rettili o di roditori e, di quando in quando, lo scalpiccio di qualche animale più grosso in movimento.<!-- p. 15 -->
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===Citazioni===
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*Un altro coro si levò dal lido. Erano i pescatori di Tissarn che intonavan un loro [[Canzoni dai libri|canto]], per incitare i giovani vogatori.<br>''All'alba noi spingiamo nell'acqua le barche. | Se avremo fortuna, nessuno patirà la fame oggi. | Pagar cara la saggezza è destino dell'uomo. | I poveri s'arrangiano per vivere. | La fortuna per noi è un fuoco acceso | E aver piena la pancia, una donna | Nel letto e figli cui insegnare il mestiere.'' (p. 387)
*Si mise a giocare con quei bambini, come non faceva più da anni, cantando la [[Canzoni dai libri|canzoncina]] che accompagna le corse e le risse:<br>''«Gatto, gatto, piglia il pesce! | Corri e portalo a casa! Corri, gatto! | Porta il pesce alla fanciulla | Che t'aspetta presso il fuoco. Corri ratto!»'' (p. 394)
*La [[Canzoni dai libri|cantilena]] dei battellieri proseguiva monotona, reiterata, a voci alterne.<br>«Shardik a moldra konvei ''gau''!»<br>«''Shar''-dik! 'Shar''-dik!»<br>«Shardik a londa, Shardik a pronta!»<br>«''Shar''-dik! 'Shar''-dik!» (pp. 401-402)
*I [[Figlio|figli]]... nascon per un atto d'amore... o così dovrebbe essere. E Dio vuole che crescano liberi e sani, idonei al lavoro e allo svago, adatti ad affrontare le gioie e le avversità. Insomma, completi. La [[schiavitù]]... la ''vera'' schiavitù consiste nell'esser privati della possibilità di crescere completi. I derelitti, i diseredati, gli indesiderati ''sono'' schiavi, anche se non se ne rendono conto. (Kelderek, p. 410)